Grazie alla formula che unisce conversazioni e musica dal vivo, Marco Calabrese, cultore della materia e divulgatore, tramite il suo accattivante stile comunicativo riesce a creare un’atmosfera intima, che avvicina il suo sorprendentemente eterogeneo pubblico al rigore culturale delle opere liriche, spiegandone le caratteristiche musicali principali e il contesto umano da cui esse traggono ispirazioni. Tutto ciò si traduce in un ascolto guidato nel quale si uniscono tecnicismi, aneddoti storici e curiosità, offrendo un'esperienza immersiva arricchita dalla convivialità di un aperitivo in un ambiente suggestivo come Vicolo - Speakeasy.
Nel corso della rassegna, giunta ora alla sua seconda edizione, vengono evidenziate le tematiche universali e appassionanti dell’opera lirica, stabilendo connessioni sia tra le opere stesse che con i generi musicali più recenti.
Durante il secondo incontro della rassegna, tenutosi giovedì 28 Novembre e intitolato “L’amore ostacolato, tra stragi, ammiccamenti e proposte indecenti,” sono stati esplorati temi quali la passione struggente, la violenza, il desiderio, e il legame indissolubile tra eros e thanatos. Gli spettatori in sala sono stati condotti in un viaggio musicale attraverso l’ascolto e la spiegazione delle arie di celebri capolavori come Il barbiere di Siviglia di Paisiello, il Don Giovanni di Mozart, L’elisir d’amore di Donizetti, Roméo et Juliette di Gounod, La Traviata e l’Aida di Giuseppe Verdi.
“Il discorso odierno è partito dal 1782 ed è giunto al 1957 dove abbiamo abbracciato diversi musicisti e stili musicali” - spiega Calabrese - “Il tema è sempre quello di questo amore che si trova di fronte ostacoli, per non parlare delle proposte indecenti! Io sostengo che l’opera lirica è il teatro delle umane passioni in musica: di fatto tutto rimane concentrato all’interno delle dinamiche dell’essere umano”.
A concludere l’incontro, una riflessione particolarmente interessante su West Side Story di Leonard Bernstein (sul quale è interamente in programma uno degli incontri futuri), che ha offerto una prospettiva moderna e intrigante sul tema dell’amore ostacolato e le similitudini con le opere in precedenza citate.
“Il musical non è altro che una naturale evoluzione della lirica. L’abbiamo visto durante l’incontro precedente incentrato su Giacomo Puccini. Nel 1926, quando c’è la prima di Turandot, di fatto, si sancisce la fine del melodramma italiano, che si evolve, ad esempio, in musica da film. C’è tantissima influenza di Puccini in Ennio Morricone o in Bernstein con West Side Story: come si può notare è un’evoluzione necessaria. È difficile riconoscerlo e collegare le due cose poiché c’è l’abitudine di categorizzare e pensare alle epoche come “compartimenti stagni”; oggi abbiamo invece visto come i duetti in Aida, Roméo et Juliette e West Side Story hanno molto in comune. Non bisogna pensare che la musica “moderna” non vada bene: la musica emoziona sempre, sia quella scritta oggi che quella composta qualche secolo fa”.
Attraverso spiegazioni avvincenti e dettagliate, l’incontro ha permesso di svelare i segreti e le peculiarità delle suddette opere, rendendo omaggio alla loro bellezza senza tempo e alla loro capacità di essere attuali e parlare ancora oggi al cuore degli ascoltatori. Una serata all’insegna della cultura, che ha saputo coniugare l’emozione della musica con la scoperta intellettuale.
Il percorso formativo e professionale di Marco Calabrese si distingue per la sua ricchezza e versatilità. Gli studi di scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera rappresentano il punto di partenza, seguiti dall’approfondimento del pianoforte e del canto. Tra le tappe formative più significative spicca il corso di perfezionamento al Teatro alla Scala di Milano, simbolo di eccellenza nell’ambito musicale. Calabrese è inoltre fondatore, presidente e direttore artistico dell’associazione musicale "
Alsancarlino".
Il successo del format dimostra come sia possibile, con un approccio fresco e originale, avvicinare nuovi appassionati all’universo dell’opera, creando un punto d'incontro tra cultura e intrattenimento. Una formula vincente che, attraverso un linguaggio semplice ma mai banale, permette di riscoprire il patrimonio della lirica in una chiave contemporanea e inusuale.
Il prossimo incontro con “Lirica in Pillole”, dal titolo “Una Volta c’era un Re- Le Favole”, è fissato per giovedì, 12 dicembre alle ore 18.30 e si terrà sempre presso il locale Vicolo Speakeasy:
“Il magico mondo delle favole diventa opera; Cenerentola, la favola dello Zar Saltan, Rusalka , Cappuccetto Rosso, il Flauto Magico. Tra sogni e incantesimi tutti ritorniamo un po’ bambini!”