Cinque appuntamenti di martedì a teatro per un programma ideato con l’obiettivo di offrire una vetrina ad artisti emergenti e compagnie con una storia consolidata, creando una circuito di spettacoli a beneficio del territorio regionale. Con questo obiettivo ritorna al Teatro Politeama di Catanzaro, per la sua seconda annualità, il progetto PRO.S.A. Professionisti Spettacolo Associati, promosso nell’ambito dei Programmi di distribuzione teatrale, Rete di teatri, con il sostegno della Regione Calabria.
La Fondazione Politeama è parta attiva di una programmazione concertata con Dracma Teatro di Polistena e
Teatro del Grillo di Soverato che ha dato alla luce un cartellone multidisciplinare e diffuso su tutto il territorio al fine di supportare, far conoscere e valorizzare talenti e realtà attive in ambito teatrale. “La mission è quella di generare opportunità di crescita per tutto il sistema, offrendo al pubblico l’occasione di ammirare spettacoli originali e scoprire esperienze innovative portate avanti dai professionisti calabresi e non solo”, commentano il Sovrintendente
Gianvito Casadonte e il Direttore generale
Aldo Costa. Per favorire la più ampia partecipazione, la Fondazione Politeama ha predisposto biglietti unici al costo di 10 euro e abbonamenti per assistere a tutte le serate al prezzo di 40 euro.
Il cartellone si aprirà il prossimo 19 marzo con la produzione di Scena Verticale dal titolo “Aspettiamo senza avere paura, domani. Intorno a Lucio Dalla” di e con Sasà Calabrese, Dario De Luca, Daniele Moraca, Francesco Montebello, Roberto Risorto e Roberto Musolino. Uno spettacolo che nasce dall’idea di unire la forma canzone con la parola, rendendo omaggio al genio del cantautore bolognese attraverso racconti e aneddoti sulla sua vita artistica.
Il 26 marzo si proseguirà con “Conta che passa la pazza”, atto unico di Irma Ciaramella, allestimento scenico e musica di Francesco Maria Cordella, prodotto da ACTS - Associazione Culturale Top Spin attiva sul territorio di Ponza. Un monologo ispirato al senso di spaesamento e disorientamento del nostro presente, che sembra aver smarrito la memoria come patrimonio necessario di una comunità matura.
Il 9 aprile sarà la volta di “A testa sutta” con Giovanni Carta, di Luana Rondinelli, spettacolo firmato da Accura Teatro di Roma. Un testo toccante che, indagando la diversità e la sua forza, si muove tra l’ombra dell’emarginazione e la luminosa spontaneità dei sentimenti sullo sfondo di una Palermo assolata e polverosa.
Ancora il 16 aprile andrà in scena “BrechtDance” di Elena Gigliotti e Daniela Vitale: un’indagine sulla solitudine firmata dal gruppo nO (Dance first. Think later), una comunità di artiste e artisti che si sono interrogati sul senso del proprio lavoro durante il periodo pandemico. Sul palco una performer viaggerà attraverso le voci di esseri umani che porteranno in scena la loro verità e la loro storia.
La chiusura sarà affidata il 23 aprile al Centro Teatri Studi con la riduzione teatrale di “Novecento”, il classico di Alessandro Baricco, per la regia di Franco Giorgio, con Giuseppe Ferlito. Un personaggio unico ed indelebile, quello del pianista straordinario a bordo del Virginian, avvolto dall’aura intangibile del prodigio, e che racchiude in sé una profonda e struggente malinconia.