Nei suoi dipinti dà forma ad un mondo immaginifico in cui l’osservatore trova consolazione dagli affanni della vita.
A definire cromaticamente le sue opere c’è il “blu sogno” che tinge i cieli di un mondo surreale. Una coppia di personaggi dall’aspetto essenziale occupa la scena, dalla dimensione onirica, con un movimento fluttuante e armonioso.
L’ispirazione creativa di Fabio Mazzitelli, in arte il Signor Black, si nutre della fantasia infantile e della potenza trasfigurante delle fiabe: ammirando i suoi dipinti si viene catapultati in un mondo immaginifico, gioioso, colorato, atemporale che genera stupore. Le sue creature, rappresentate nell’atto di librarsi in un’atmosfera priva di gravità, sono messaggeri di sentimenti autentici, genuini, profondi. La semplicità di forme e di elementi riprodotti secondo l’occhio incantato di bambino, insieme alla dominanza dei colori primari, diventano la cifra stilistica di Mazzitelli, “poeta” dall’animo delicato e gentile.
Sedotto dalle arti figurative fin dall’infanzia trascorsa nel laboratorio del papà Alessandro, artista “visionario” di fama internazionale, ha poi, negli anni della maturità, scelto di condurre in maniera autonoma la sua personale ricerca della bellezza:
“Da piccolo trascorrevo molto tempo ad osservare mio padre nel suo studio. Ho ben impressi nella mente i sui gesti, la manualità e l’inventiva a cui dava sfogo in uno spazio popolato da vernici, smalti, colori ad olio, materiali vari di ogni tipo, tele accatastate, sculture, un groviglio visivo ed olfattivo unico nel suo genere” racconta Mazzitelli con l’aria di chi si lascia cullare dai bei ricordi.
Dopo aver conseguito il diploma al Liceo artistico, decide di intrecciare con l’arte un rapporto intimo e sacro: “Per me dipingere è gioia, pace, libertà, serenità. Mi proietta in un mondo felice in cui non c’è nulla da temere. Nelle mie opere narro e traduco l’amore che nutro per la vita”. Un sentimento di amore universale, di amore per l’umanità. La semplicità, l’ordine e il candore dei suoi paesaggi trasmettono speranza e fiducia lasciando all’osservatore la possibilità di fantasticare e di trovare consolazione dagli affanni della vita. Il linguaggio artistico sereno e disteso produce atmosfere ammalianti dove il luccichio delle luci di Natale o la visione sublime del cielo stellato catturano lo sguardo e il cuore.
L’invito dell’artista catanzarese sembra quello di imparare a rasserenare l’animo attraverso la contemplazione e la salvaguardia del bello che si svela con tutta la sua potenza nella spontaneità di un gesto disinteressato e innocente come il dono incondizionato dell’amore che l’omino nero, il Signor Black appunto, fa in diverse scene e in maniera quasi ripetitiva, alla sua damina bianca: “La sagoma nera con il cappello, un solo braccio ed una sola gamba, è sempre stata la figura centrale dei miei disegni. Quando ho incontrato mia moglie ho ideato la figura bianca che rappresenta l’altra metà della mela. Insieme i due personaggi si completano formando un tutt’uno”.
Il “filtro” dell’emozione permette a Fabio Mazzitelli di duplicare gli scorci più rappresentativi della sua città, Catanzaro, ravvivati da un potente riflesso di magia e di vitalità. Centinaia di tele e cartoncini sono dedicati ai simboli iconici del capoluogo calabrese dall’imponente Ponte Morandi, alla struttura rigorosa del Teatro Politeama, alla vivace Curva dello Stadio Ceravolo, passando per l’elegante balconata del quartiere Bellavista e per i particolari architettonici del Complesso Monumentale del San Giovanni e del Duomo. Opere in cui c’è il valore dell’identità che si mescola al raffinato impegno a offrire “cure” all’ambiente che lo circonda attraverso un linguaggio fantasioso e di disarmante ingenuità.
“La frenetica routine quotidiana tende a fagocitarci e ad annichilire le nostre emozioni. L’arte mi permette di evadere e di essere “creatore” di un pianeta parallelo in cui tutti possono trovare quiete. La mia ambizione è fare delle mie opere un veicolo di energia positiva in cui i colori decisi e accesi riescano ad attrarre sorrisi e pensieri positivi” spiega Fabio, autentico testimone della buona pratica del dono: “Non ho mai voluto vendere i miei dipinti, contengono tanto di me, racchiuso in ogni tratto di matita e di pennello, li ho sempre donati a chi veramente li apprezza e riesce a coglierne l’intima essenza. Il mio “compenso” più grande è la gioia e la soddisfazione di aver prodotto qualcosa che mi dona e trasmette felicità”.
Oltre 300 le opere donate ad associazioni o enti, di cui un centinaio sono esposte nei vari reparti dell’ospedale Pugliese-Ciaccio.
Altro grande capitolo nella produzione artistica di Mazzitelli è quello legato all’arte sacra la cui profonda ammirazione – dice – manda in estasi.
L’arte di Fabio Mazzitelli è un continuo spunto per una lezione di vita importante: praticare la bellezza e la gentilezza per salvare il mondo.