Una bottega che esercita il fascino della semplicità. Un posto dove il tempo sembra essersi fermato. Un presidio, un pezzo di identità e di anima di un quartiere. Nel centro storico di Catanzaro, in via Menniti d’Ippolito, nei pressi dell’antica Chiesa del Monte dei morti, tra le insegne moderne continua a resistere quella retrò della merceria “Al Risparmio. Dal 1942”. Il negozio di Cinzia Scalia che con il suo lavoro quotidiano protegge da dieci anni un simbolo dei tempi che furono e che è doveroso preservare da un presente che vuole omologare tutto, uccidendo la poesia.
Il negozio si presenta come un piccolo bazar: alle pareti tantissime scatole di bottoni, pacchi di filati, nastri, merletti, passamanerie di ogni genere e anche qualche rotolo di stoffa. Molteplici colori che abbagliano gli occhi e il cuore e dove Cinzia, la proprietaria, si muove con maestria per trovare l’articolo da proporre al cliente che appena varcata la soglia viene accolto con grande disponibilità e competenza: qui “si va con calma” perché ogni persona viene consigliata con cura e attenzione nella scelta di ogni prodotto. Ma soprattutto, se qualcosa non si trova in negozio Cinzia fa di tutto per informarsi e mettersi alla ricerca di quell’articolo particolare.
Nonostante la crisi economica generale e le difficoltà post-pandemia, il negozio porta avanti una tradizione storica di famiglia basata sulla serietà e sulla qualità: Cinzia rappresenta la terza generazione di commercianti esperti e tenaci ed è subentrata a pieno titolo al timone dell’attività da dieci anni succedendo alla gestione della mamma, Rosa Costantino, che in precedenza ha affiancato per un certo periodo: “Quando è passato tutto nelle mie mani la difficoltà principale che ho dovuto affrontare è stata la reazione dei clienti alla novità in quanto erano abituati a mia madre e ai suoi validi suggerimenti. Abile sia a lavorare ai ferri che all’uncinetto, veniva interpellata per la scelta dei filati e dell’esecuzione del progetto. Ho cercato di apprendere da lei il più possibile e – confessa – ancora adesso le chiedo qualche parere. È una figura che tutti ricordano. Una donna dinamica, intraprendente, che per il colore dei suoi capelli e il suo temperamento è stata denominata “la rossa”. Lei a sua volta aveva rilevato l’attività nel 1988 intraprendendo un’avventura del tutto nuova”.
Non ha permesso di disperdere il valore storico della merceria fondata negli anni quaranta da suo padre, Roberto Costantino per tutti Ninì, e di cui sua madre se ne era occupata per alcuni anni. Lasciò la professione di insegnante e abbracciò una sfida ardua: “Non conosceva nulla di questo mondo e mia nonna negli ultimi anni per via della stanchezza aveva perso i contatti con molte ditte. Mia madre ebbe la capacità di risollevare l’attività e di diventare un punto di riferimento per la clientela”.
Nella bottega, da anni, si trova letteralmente di tutto, stipato ordinatamente in migliaia di cassettini e scatole impilate fino al soffitto, quasi fosse una biblioteca, aghi, filo per cucito, spilli, bottoni, cerniere, filati, matassine per punto croce, nappe, passamaneria fino ai collant e a una vasta gamma di prodotti di alta qualità per la cura delle scarpe: “Tenendo sempre in considerazione la richiesta di mercato, prima mia madre e poi io, abbiamo cercato di mantenere l’impostazione che aveva dato mio nonno senza mai snaturarla. Abbiamo eliminato le pezze di cuoio per i calzolai perché oggi questa lavorazione è quasi scomparsa ma sugli scaffali si possono ancora trovare le creme per la cura della pelle e del camoscio e accessori come lacci e solette”.
Nell’arredamento sono tanti i particolari che riportano ad un passato lungo ottantuno anni e diventano tracce del lavoro di chi è passato da dietro quel bancone: dalle scritte a mano sull’esterno delle scatoline ad un angolo della vetrina allestita da nonno Roberto a cui riconosce un valore affettivo inestimabile.
L’attività offre anche piccoli servizi come sostituzioni di cursori e di lampo su misura, personalizzazione di bottoni rivestiti. E non solo. Cinzia è abile a fare occhielli e a inserire bottoni a pressione sui jeans. Dimostra tutta la sua esperienza annotando gli articoli da inserire nel prossimo ordine in vista della stagione invernale e delle feste natalizie: nastri a tema, bavaglini da ricamare, passamanerie per i tavoli da gioco. Ci sarà da scegliere la lana in base alle tendenze e potenziare gli intramontabili gomitoli monocolore. Sulle stoffe si ritrova a fare una stretta selezione non avendo molto spazio a disposizione: le fodere, i tessuti in cotone e a fantasia come lo scozzese non possono mancare.
Un negozietto da consigliare a chi conosce o vuole scoprire il pregio dei lavori fatti a mano o rifiuta il modello consumistico dell’“usa e getta” e opta per la bellezza del riparare e riadattare i capi d’abbigliamento o gli accessori.
Rosita Mercatante per Area Teatro - Catanzaro Centro