Ed è proprio un cuore il simbolo di questo evento dal titolo “Giardini d’Arte”, promossa dalle due associazioni culturali Cz Allianz Promotion e Venti d'Autore. E così da mezzogiorno a mezzanotte, per dodici ore consecutive, molteplici pannelli d’alluminio sono divenuti grandi tele su cui dipingere ed esprimere l’amore per la cultura.

“Giardini d’Arte” sono un modo per celebrare la città, sempre più vulnerabile ai mutamenti extraurbani e all’incessante industrializzazione, per proteggerla e per difenderla. Quindici sono gli artisti catanzaresi che hanno lasciato un’impronta indelebile nella manifestazione: 0039, Bislak, Enrico Carnevale, Mike, Dade, Mista Mark, Morne, Punch311, Paola Morpheus, Sonny, Emanuele Stranges, Luca Viapiana, Urban Magic, Zeus e infine, come ospite d’onore, Claudio Pistoia. Quest’ultimo ha portato l’opera simbolo della manifestazione dal titolo “Una vita ai Giardini”.
Gli artisti si sono cimentati in diversi temi attualissimi, come l’omosessualità, la depressione e il senso di solitudine esistenziale. Molti altri hanno più semplicemente reso omaggio alla città, attraverso vecchi treni della calabro lucana, il famoso cavatore di Piazza Matteotti o il trionfo dei giallorossi e l’approdo in Serie B. Nonostante la diversità stilistica, tutti hanno in comune l’appartenenza alla strada, l’essere vissuti in quei quartieri fin da bambini; ciò ha fatto nascere in ciascuno un senso di protezione verso quei muri che sono ricordi del loro vissuto.
Ma non è stata solo l’arte figurativa a fare da padrone all’evento, bensì grande rilevanza ha avuto l’inserimento dell’educazione sana al pugilato, inteso non come sport di aggressione ma di autodifesa e di autocontrollo. Se tutto ciò ha avuto un risvolto è stato grazie alla collaborazione con la scuola pugilistica Eagles di Francesco Cutruzzulà. A fare da sottofondo musicale allo spettacolo culturale ci hanno pensato Catanzion e Kuanito con l’intrattenimento dal vivo e il dj set.
La riqualifica dello spazio urbano passa quindi dai “Giardini d’Arte” ai giovani artisti, perché non bisogna guardare troppo lontano per scorgere il talento futuribile per il domani. L’evento è stato un successo per la città, un trionfo della scena underground e della cultura popolare, come testimoniato dai tanti giovani che hanno presenziato la manifestazione; sono proprio loro ad aver tenuto in vita il concetto che l’arte ha bisogno di quella novità e di quella spontaneità che solo i ragazzi possono regalare.
Giuseppe Bagnato per Area Teatro - Catanzaro Centro