Nella penombra di un’epoca dal sapore agrodolce come la nostra, l’arte torna a parlare di politica e di società, dei crimini disumani commessi da uomini influenti che hanno usato in modo malsano l’enorme potere nelle loro mani. Catanzaro accoglie questi venti rivoluzionari tramite la mostra allestita presso il Complesso Monumentale di San Giovanni e realizzata dall’artista Neo Pop Nathalie Serero in arte “SERERO POP ART”.

Inaugurata Giovedì 1 Giugno 2023, “Autorità e Potere” sarà visitabile gratuitamente fino al 30 di questo mese. L’evento è stato promosso da AreaCultura Soc. Coop., dall’Associazione Culturale Eos Sud e dalla Galleria ARTE Spazio; il progetto si avvale inoltre del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro.
Serero incentra la sua indagine sull’ibridazione tra pop art e fashion art. Più volte le sue realizzazioni sono state classificate infatti con lo pseudonimo della cosiddetta “Fashion Pop Art”. In visi celebri distorti digitalmente e saturati dal punto di vista cromatico, tratti emblematici di una poetica vicina ad Andy Warhol, contrappone l’uso estetico di resine e smalti, perline e pietre preziose. Le immagini risultano perciò talmente artificiose e innaturali da divenire pure decorazioni.
La mostra ruota intorno al concetto di potere, raffigurato in undici emblematici volti di noti dittatori del passato e di oggi: da Stalin a Mao Zedong, da Benito Mussolini a Saddam Hussein fino a Gheddafi e Kim Jong Un. Sono personaggi controversi che inevitabilmente riflettono il paradigma della smania di controllo e di ricchezza, esacerbata dall’estremo lusso dei materiali presenti sulla superficie delle tele. Tuttavia questi volti deformati trapelano una sofferenza interna, dei demoni interiori; Hitler ad esempio è raffigurato con un macabro copricapo costituito da centinaia di scheletri che gravano come macigni.
Nathalie Serero, attraverso “Autorità e Potere”, ci ripropone la filosofia del padre della Pop Art Andy Warhol: la fama, il successo e quindi il potere sono realtà fugaci. A differenza di quest’ultimo però l’artista francese usa materiali misti applicati direttamente sulla tela, grammatica legata alla cultura parigina degli anni 60’ e in particolare al Nouveau Réalisme. Nella città del decollage, dei manifesti strappati e di Mimmo Rotella, Catanzaro abbraccia l’arte contemporanea e con leggera ironia ci invita a preoccuparci, nella transitorietà della vita, della solidarietà e dell’uguaglianza, valori non di certo scontati nell’animo di chi è accecato solo dal raggiungere i vertici della piramide gerarchica sociale.
La Mostra è parte integrante del più ampio progetto artistico Eos Arts, rassegna di eventi espositivi innovativi ideata dall’Associazione Eos Sud, con l’intento di promuovere la conoscenza mediante ogni forma d’arte.
Ogni evento rappresenta un unicum ed è realizzato fondendo insieme ambiti e generi differenti tra pittura, scultura, fotografia e multimedialità.
(Giuseppe Bagnato per Area Teatro - Catanzaro Centro)