Due giovanissime e talentuose calabresi, vere promesse della musica. Sono Maria Scalzo e Roberta Panuccio, pianista la prima, soprano la seconda, che si sono esibite venerdì sera a Palazzo De Nobili per una serata organizzata dal Soroptimist International Club di Catanzaro. Il sodalizio presieduto da Elisabetta Vigilante, con il direttore artistico della sezione musicale Antonietta Santacroce, ha voluto infatti organizzare un incontro con le due artiste, fresche della recente selezione regionale del concorso “Giovani talenti della musica” indetto proprio dal Soroptimist International col fine di valorizzare le giovani leve della musica iscritte in tutte le specialità strumentali dei conservatori italiani.
Nella serata, che si era svolta a fine marzo a Reggio Calabria, Panuccio e Scalzo, avevano rappresentato rispettivamente i conservatori di provenienza, di Reggio Calabria per la cantante lirica e di Nocera Terinese per la pianista, ottenendo le borse di studio messe in palio dai club calabresi del Soroptimist. Roberta Panuccio, infine, in quanto risultata prima classificata, si confronterà a fine ottobre con le candidate provenienti dalle altre selezioni regionali nella finale nazionale che si terrà al Conservatorio Verdi di Como.
Tornando all’esibizione catanzarese, ad aprire il concerto, dopo i saluti di rito, è stata la piccola grande Maria Scalzo: figlia d’arte, suo padre è oboista, il suo è stato un programma che è andato da Chopin con l’Andante spianato e Grande polacca brillante op.22, al “Sospiro”, studio dal concerto n.3 S44 di Liszt, finendo all’Intermezzo della suite dello “Schiaccianoci” di Tchaikovsky, del pianista Pletnev. La sua esibizione è finita con il tema della Fata Confetto proprio dell’opera firmata dal grandioso compositore russo.
La seconda parte della serata è stata quindi del soprano Roberta Panuccio, accompagnata al pianoforte da Francesco Rosaniti – anche il suo un nome da tenere d’occhio.
Per lei, il programma è stato su celebri arie d’opera quali “Quando m’en vo” da La Bohème di Puccini, a “Il faut partir” da La Fille du Regiment di Donizzetti, “O mio Babbino caro” dal Gianni Schicchi di Puccini, “When I am laid” da Dido and Aeneas di Purcell, a “Me voglio fa’ ‘na casa” da Soirées d’autumne a l’Infrascata sempre di Donizetti. Non sono mancate arie meno note ai più come “Měsíčku na nebi hlubokém” da Rusalka di Dvorak.
Panuccio ha poi deciso di omaggiare il nutrito pubblico catanzarese con “Son pochi fiori” de L’amico Fritz di Pietro Mascagni.
(Multi Cunti per Area Teatro - Catanzaro Centro)