Parte dalla chiusura dell’ospedale di Cariati (Cs) e dalla lotta in prima linea dei suoi cittadini che lo hanno occupato pacificamente al fine di catturare l’attenzione pubblica sull’attuale situazione sanitaria in Calabria, per raccontare un fenomeno ben più esteso, globale, i cui effetti stanno cominciando a farsi sentire anche nel resto del Paese. È “C’era una volta in Italia – Giacarta sta arrivando”, il film scritto e diretto da Federico Greco e Mirko Melchiorre, proiettato mercoledì sera nell’affollata sala del Nuovo Supercinema.
Con la presenza del regista Greco, organizzato dalla Casa del popolo Thomas Sankara, alla prima delle due proiezioni in programma è seguito un dibattito con i principali attori della protesta acrese, Mimmo Formaro, Cataldo Curia e Mimmo Massaro, accompagnati da Vittorio Sacco, dell’Usb Sanità Calabria.
Il documentario, ironizzando con uno stile western proprio su quell’aspetto da Far West tipico di certe situazioni, prende spunto dalla decisione, in piena pandemia, da parte di Formaro e Curia, di occupare tre anni fa una delle stanze dell’ospedale di Cariati, uno dei tanti chiusi con il Piano di rientro del 2010. Era il 2020, si era nel pieno della prima ondata della pandemia che anche questa volta aveva dimostrato una certezza: se al Nord l’epidemia aveva esordito con maggiore violenza, questa era temuta soprattutto al Sud, dove è stato palese fin da subito che non ci sarebbero state strutture sanitarie adeguate ad affrontare simili emergenze. Se la pandemia avesse seguito il percorso del Settentrione, al Meridione, e nella fattispecie in Calabria, sarebbe stata un’ecatombe. Perché questo? Perché negli anni, come racconta il film con estrema chiarezza e con una linea perfettamente bipartisan, la politica nazionale ha seguito pedissequamente le direttive europee, aziendalizzando sempre più la sanità, spingendo il privato, portando l’utenza a pagare due se non tre volte – la prima attraverso le tasse – il Sistema sanitario per ciò che gli spetterebbe di diritto, in sintesi chiudendo i presidi pubblici. Con gli interventi del medico e musicista Cataldo Perri, dell’ex direttore sanitario Michele Caligiuri, dello scrittore Santo Gioffrè, del sociologo Jean Ziegler, dell’attivista Vittorio Agnoletto, del medico fondatore di Emergency Gino Strada, e, soprattutto, del regista Ken Loach e del bassista dei Pink Floyd Roger Waters, il film ha raccontato tutto questo, ripercorrendo la storia e facendo ipotesi, drammaticamente concrete, sul futuro a venire.
Mentre si racconta della situazione calabrese, il tema si impone per la sua universalità, infatti: “Giacarta sta arrivando” è un riferimento ai dimenticati e sottaciuti massacri indonesiani degli anni ’60 – realizzati con l’appoggio degli Stati Uniti -, che diedero il nome al cosiddetto “metodo Giacarta”. Il “massacro”, silenzioso, della sanità pubblica è stato attuato nei decenni passati, ma solo adesso ne abbiamo l’evidenza, e non è una situazione isolata alla nostra regione: «Ad ogni dibattito che segue la proiezione – ha raccontato Greco -, c’è sempre qualcuno tra il pubblico che dice che anche da loro è così. E sono ad esempio di Monza, Pisa, Forlì».
(Multi Cunti per Area Teatro - Catanzaro Centro)