Aveva debuttato prima della pandemia, al Supercinema di Catanzaro, inserito nella fortunata rassegna ZTL Zona Transitoriamente Libera, “FM”. Lo spettacolo prodotto da Edizione Straordinaria - Scuola Teatro Enzo Corea è pronto per ritornare in scena, in una versione ripresa rispetto all’originale, il prossimo 8 marzo sul palco del Teatro Comunale in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna.
Tutti i testi – tranne quelli tratti da canzoni -, sono di Franco Corapi: «La media annuale dei casi di femminicidio in Italia è di circa 150/160 casi. Di questi il 90% avviene all’interno delle famiglie – ci ha detto l’autore -. Bastano solo questi due dati per comprendere l’emergenza della questione violenza nei confronti delle donne».
Nasce infatti da questo “FM”: «Abbiamo pensato che il tema è stato affrontato in molti modi, quindi abbiamo voluto provare un approccio diverso – ha spiegato Claudia Olivadese che insieme a Vincenzo Lazzaro dirige e interpreta lo spettacolo -. Ci siamo quindi interrogati su cosa possa portare a un amore malato, e ci siamo resi conto che non sempre l’uomo è cattivo e la donna “poverina”: spesso ci sono dei retaggi culturali, a volte anche religiosi, che influenzano o possono condizionare la condotta anche di chi si trova ad affrontare una vita in gabbia».
«Come filo conduttore abbiamo pensato alla radio fm, il titolo infatti fa riferimento alla modulazione di frequenza – spiegano -. La nostra è una radio di dediche d’amore, ma che in realtà offre spaccati di quotidianità, tutto si sviluppa nella vita reale, attraverso dei quadri che, nel corso della trasmissione, raccontano molte situazioni amorose che tendono alla distruzione. Sono situazioni in cui la donna è oggetto di sottomissione».
«Come dicevamo – aggiungono -, spesso ci sono retaggi culturali che condizionano i comportamenti. In scena ci saranno infatti due pupazzi come nostro “io” bambino, che rappresentano il seme che si insinua fin da piccoli e dimostrano come l’educazione sociale ti porta a trattare un uomo o una donna, come definisce le stesse relazioni. In generale ci siamo soffermati infatti sul fatto che le cose si fanno in due, che le relazioni malate nascono da un confronto tra due persone, tranne che in qualche caso in cui è evidente che la relazione è monodirezionale. Ma principalmente ci siamo fatti delle domande: da dove ha origine questa violenza? Da dove nasce tutto questo?».
FM, ci spiegano, usa un linguaggio insolito, che piace molto ai giovani «che ci auguriamo vengano a vederlo – affermano -. La regia stessa è un personaggio, così come la scenografia che è molto particolare e le luci, anche loro un personaggio. Ci sarà molta contaminazione con effetti sonori e riprese video, ci saranno anche le voci di Sara Laura Raimondi e Gianpaolo Negro. È un lavoro enorme pure dal punto di vista degli oggetti presenti sul palco: anche la gabbia in scena è un personaggio dello spettacolo. Non sarà una donna, sarà migliaia di donne, non sarà un uomo ma migliaia di uomini».
Foto Mattia Simonetta
(Multi Cunti per Area Teatro - Catanzaro Centro)