Potrà essere visitata fino a domenica 5 febbraio la mostra della “Scuola realista in Calabria”, inaugurata lunedì sera nei locali dell’Ex Stac, con protagoniste le opere di ben 18 autori, tutti allievi della scuola di pittura di Giovanni Marziano. Attivo da oltre 25 anni, lo studio dell’artista catanzarese ha infatti permesso a un numero non da poco di apprendisti di potersi affiancare alla sua arte, apprendendone le tecniche grafiche e pittoriche, che poi hanno trovato la loro naturale coniugazione nella forma artistica, propria di ognuno di loro. Unico tema, quella sorta di «eroismo della figurazione», quell’intento di avere «la realtà come punto di riferimento, come esigenza di verità, come mimesi o evocazione, come luogo del cuore e della memoria». È la Scuola realista in Calabria del titolo, quella che vede raffigurati scorci – più o meno noti – della città, ma anche momenti di vita quotidiana, della natura che ci circonda.
«Mi pare che all’inaugurazione – ha avuto modo di commentare lo stesso Marziano -, l’attenzione di tutte le persone venute a visitare la mostra fosse commossa, nel riuscire a trovarsi finalmente davanti a quadri che si lasciano riconoscere senza bisogno di un tutore accanto che spieghi di che cosa stiamo parlando». È un’arte che arriva dritta, che è alla portata di ognuno, capace di comunicare ed appassionare: «Se l’emozione che ciascuno dei pittori prova nell’avviare il proprio lavoro arriva a chi guarda l’opera compiuta, allora il cerchio si chiude e si è raggiunto l’obbiettivo – ha confermato l’artista -. Questa esigenza di verità, di chiarezza, di parlare un linguaggio che sia percepito da tutti, che sia colto lasciandosi andare e pescando dentro di sé i collegamenti con l’immagine che si trova davanti allora credo veramente che il realismo, che la scelta del realismo abbia davvero un senso».
«Il realismo – ha aggiunto ancora - è un riferimento a quello che abbiamo sotto gli occhi, ma anche a quello che è nella nostra memoria e a ciò che abbiamo nella nostra anima. E’ un realismo che conclude la definizione di realtà unendo tutto ciò che è immateriale e che si può portare con un tuffo nel proprio passato e quello che il nostro cuore prova nei confronti del mondo reale e del mondo della memoria. E questo provoca una forte emozione in chi si trova davanti all’opera perché lo riconosce e si sente riconosciuto dal quadro».
Alla mostra “La scuola realista in Calabria”, espongono alcune delle loro opere: Nicoletta Blandini, Caterina Canino, Graziella Cantafio, Annarita Chiappini, Paola Cosco, Davide Curcio, Gaia Foderaro, Giacomo Montesani, Marzia Passafaro, Ada Polizzi, Anna Maria Potente, Massimo Rizzo, Peppino Sala, Sonia Scozzafava, Salvatore Splendore, Annamaria Teodoro, Anna Tronca, Tiziana Viapiana.
(Carmen Loiacono/Multi Cunti per Area Teatro - Catanzaro Centro)