Seconda serata dedicata all'installazione "Luoghi sconfinati" che accende la facciata del Teatro Politeama grazie al progetto di Teatro-Architettura di Teatro Studio Krypton, ideato e diretto da Giancarlo Cauteruccio. Dedicata alla figura di Pier Paolo Pasolini in occasione del centenario della sua nascita, l’installazione è inserito nel cartellone di "Calabria Showcase. Una finestra sul teatro calabrese, il progetto promosso dalla Fondazione Politeama Città di Catanzaro realizzato in collaborazione con Primavera dei Teatri e Oscenica. Scenari visuali ed elaborazioni digital video proiettate sulla facciata del principale teatro cittadino, insieme ai testi e alle musiche in filodiffusione trasformano il passante in spettatore di un'opera immersiva a cielo aperto che nasce in prima nazionale su commissione della Fondazione Politeama, per la facciata del Teatro Massimo di Catanzaro come anteprima di un progetto che sarà sviluppato su tre facciate condominiali delle periferie di Firenze. L'installazione fa suo il concetto di sconfinamento, mettendo a confronto le visioni complesse di due artisti vocati al superamento del limite, Paolo Portoghesi, ideatore e progettatore del Teatro Politeama e Pier Paolo Pasolini, che fece dello sconfinamento uno dei principali elementi che caratterizzano la sua opera, la sua estetica, il suo pensiero. 

All'interno del Teatro Politeama, per la seconda giornata di "Calabria Showcase. Una finestra sul teatro calabrese" è andato in scena "Vite di Genius", lo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Max Mazzotta prodotto da Libero Teatro, la compagnia diretta da Mazzotta composta da diverse figure professionali provenienti da tutte le provincie della Calabria che da più di venti anni realizzano progetti di formazione teatrale all’interno dell’Università della Calabria. Lo spettacolo sembra seguire il filo dello sconfinamento, calando un pubblico ospitato in una insolita platea collocata dietro le quinte nel ricordo delle vite terrene del protagonista. Un intenso monologo in versi e prosa dell'attore e regista cosentino, che dirige  che interpreta le diverse reincarnazioni di un'anima che trasmigra in più vite. Uno spettacolo immersivo che affronta con ironia e romanticismo il tema dell'esistenza.