Oggi più che mai è necessario creare una rete tra le realtà culturali calabresi affinché queste ultime possano fare sentire, forte, la loro voce.
E’ stato questo l’argomento del primo degli incontri in programma al Calabria Show Case, la tre giorni che sta concentrando in città gran parte del teatro calabrese con spettacoli e iniziative aperte al pubblico ma soprattutto rivolti a operatori del settore di tutta Italia.
Così giovedì il programma è entrato subito nel vivo della sua programmazione: nel pomeriggio, al Piccolo del
Teatro Politeama Mario Foglietti, molti rappresentanti delle realtà cittadine e del catanzarese si sono confrontati sul costante e difficile confronto con le istituzioni e sulla necessità di far fronte comune per riuscire, con un supporto reciproco, a superare gli ostacoli: è giunta l’ora di un organismo di rappresentanza, una sorta di unione regionale.
Un esempio di quanto lontano si possa arrivare attraverso la cooperazione è arrivato da
AMA Calabria per esempio: da qualche tempo l’associazione ha saputo mettere insieme in uniche programmazioni più realtà già attive sul territorio – un po’ in tutta la Calabria -, unendole sotto la propria ala, ma mantenendo intatte le loro identità con iniziative e cartelloni notevoli che possono abbracciare pubblici diversi, con risposte decisamente positive.
Da qui il confronto con gli altri operatori attivi sul territorio italiano e la magra consolazione che la situazione fuori dalla nostra regione non sia poi così diversa: la contraddizione tra l’impianto dell’attuale Legge regionale e le regole da seguire imposte da finanziamenti provenienti da altri settori, tipo il turismo, è comune anche ad altre regioni e segna amaramente un intero settore che dovrebbe occuparsi di arte ed invece si ritrova a inseguire bandi, con una continua difficoltà di programmazione che, col tempo, arriva anche a demotivare.
Giovedì pomeriggio è stato anche il turno di “Real heroes” la performance itinerante proposta da Mauro Lamanna – scritta e diretta insieme a Justiniano Aguilera -, prodotta da
Oscenica. Un gruppo di spettatori è stato condotto dallo stesso Lamanna lungo un percorso nel centro storico di Catanzaro: ad ognuno dei partecipanti è stata consegnata una cuffia attraverso la quale tutti hanno seguito due differenti narrazioni. La prima è stata relativa alla storia contemporanea cilena, la seconda invece a quella italiana, e catanzarese nello specifico: i protagonisti di entrambe le narrazioni sono i veri eroi – da qui il titolo -, dei nostri tempi. L’ascolto a 360 gradi, muovendosi per le strade della città, ha permesso un racconto assolutamente personale e inedito di luoghi comuni, ma resi con uno sguardo nuovo anche per chi quei vicoletti li conosce bene. Il percorso si è poi concluso al Teatro Politeama dove con l’ausilio di alcuni visori, ai partecipanti è stata data la possibilità di sperimentare anche la realtà virtuale, sempre attraverso i ricordi e il racconto del protagonista narrante.
(Carmen Loiacono per Area Teatro Catanzaro Centro)