I nuovi gestori del Tiramisù Cafè, Anna Grienti e Giuseppe Currao, hanno scelto di legare l'inaugurazione dei rinnovati locali di Corso Mazzini - che si svolgerà domenica prossima, 19 giugno, a partire dalle ore 12.00 - alla presentazione al pubblico di un progetto frutto della collaborazione della fotografa Anna Rotundo e del sociologo Davide Costa, nato durante il periodo immediatamente successivo al primo lockdown, nel giugno 2020. "Il tunnel: frammenti di sociologia visuale" racchiude le riflessioni di Anna e Davide sul delicato e complesso "tunnel" della pandemia, su quel senso di alienazione e perdita di coscienza e di identità vissuto nei drammatici momenti della prima ondata del Sars-Cov19, di cui ancora oggi subiamo gli strascichi, il virus che ha letteralmente stravolto il mondo, causando una crisi dei valori e acuendo le distanze fisiche, sociali ed economiche tra le persone. L'una comunicando attraverso l'obiettivo, l'altro indagando attravero un approccio metodologico sociologico, Anna e Davide propongono un viaggio che muove da considerazioni che fondono comunicazione visuale e sociologia, arte e interpretazione.
"L'uomo si scontra con un mondo ormai fondato sulle macerie, sulla rassegnazione e sulla staticità fisica e psicologica - si legge nell'opuscolo che sarà disponibile per i visitatori nei locali del Bar Tiramisù -. Si sente impotente di fronte questo grande male che avvolge l'intera popolazione. Nell'aria serpeggia la perdita della fiducia, della solidarietà e dell'umanità". Nell'approccio del sociologo Davide Costa che rilegge le considerazioni di studiosi come Allport, Ardiccioni e Bauman, riscoprendo l'attualità del pensiero di filosofi come Kierkegaard e Nietzche, e attraverso le fotografie di Anna Rotundo, nipote del Maestro Saverio Rotundo, da cui ha ereditato la grande sensibilità artistica, si entrerà nel “tunnel” di immagini simboliche, rigorosamente in bianco e nero, che evocano paesaggi ferrosi, oggetti abbandonati di cui la natura si riappropria, o nei ritratti del padre di Anna, Francesco, e del compagno Giuseppe Sansalone, insieme nella foto dal titolo "Senza meta", o soli, ad evocare il senso di vuoto e solitudine in "Nascondere le rovine", "Stato letale", "Psicologia individuale", "Volontà di vivere" e "Maturazione della coscienza". Un viaggio nella sociologia visuale attraverso immagini metaforiche che proiettano in una realtà nuova, in un nuovo agglomerato sociale fatto di relazioni virtuali, di visi coperti e di distanze, fisiche e sociali. Un tunnel, che per certi versi è a cielo chiuso e per altri a cielo aperto, mantenendo viva la propensione naturale dell’uomo alla socialità, alla convivialità e soprattutto al dinamismo, perché esistere, ricordano Anna e Davide, significa “poter scegliere”.
Davide Costa si è laureato in Sociologia, Professioni sanitarie e Scienze delle amministrazioni e delle organizzazioni complesse (curriculum in Analisi e gestione dei conflitti) all’Università degli studi Magna Graecia di Catanzaro; presso lo stesso ateneo è attualmente dottorando di ricerca in Ordine giuridico ed economico europeo (curriculum in Migrazioni, sistemi sanitari europei e tutela dei diritti fondamentali), i suoi interessi riguardano la Sociologia della salute, applicata a vari ambiti della medicina. È membro ordinario della Società italiana di Sociologia della Salute(SISS) e dell’Associazione Italiana di Sociologia(AIS) sezione Sociologia della Salute e della Medicina; finalista (2019 e 2021) al concorso internazionale di poesia Il Federiciano. Autore di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali indicizzate, e di recente ha pubblicato il suo primo Saggio, “Mangiare da matti: una storia socio- alimentare a Girifalco(e non solo)”.
Anna Rotundo si è laureata in Dams indirizzo Cinema presso l’Università della Calabria; presso lo stesso ateneo ha conseguito la laurea magistrale in Linguaggi dello spettacolo, del cinema dei media. I suoi interessi riguardano la fotografia perturbante.