Sempre più avanti con la sperimentazione, così come vuole la tradizione del teatro classico. E' questa la sfida che il Teatro di Calabria presieduto da Anna Melania Corrado ha scelto di portare avanti con il nuovo cartellone di "Graecalis", la rassegna ideata e prodotta dal Tdc che ha inaugurato la stagione 2022 con la messa in scena di "Agamennone" di Vittorio Alfieri, regalando grandi emozioni al pubblico dell'Auditorium Casalinuovo nella prima replica catanzarese della tragedia destinata ad influenzare tutta la drammaturgia dell'Ottocento e del Novecento.
Esordio alla regia ed interpretazione come di consueto alla massima intensità per Salvatore Venuto nei panni di Egisto, cugino di Agamennone, interpretato da Paolo Formoso, e figlio di Tieste. E' lui il personaggio che più di tutti incarna la sete di vendetta, è lui che innesca una sorta di bomba ad orologeria dando il via ad una spirale di sangue in cui trascinerà gli altri personaggi. Prima Clitemnestra, interpretata dall'attrice Marta Parise, che viene raggirata dal subdolo Egisto che vuole vendicare la morte del padre uccidendo Agamennone, poi sua figlia Elettra, interpretata da Mariarita Albanese che pur incarnando di contro l'innocenza e la bontà, finisce per cadere in questa spirale di odio e di vendetta.
Un dramma che assume una dimensione profondamente intimista, come ha sottolineato nell'introduzione allo spettacolo il prof. Luigi La Rosa, vice presidente del Teatro di Calabria e curatore della riduzione e dell'adattamento del testo, e viene trasposto in un'atmosfera settecentesca consumandosi all'interno delle mura domestiche e mettendo a nudo i sentimenti più profondi che animano i personaggi della celebre tragedia di Eschilo, a cui Alfieri conferisce una connotazione moderna, attenuando i toni eroici della classicità.