La modernità incontra l'antichità nel tour promosso dalle guide turistiche Antonella Soluri e Mario Mauro che hanno dato appuntamento ai partecipanti in piazza Matteotti, davanti alla statua del Cavatore, per accompagnarli in un itinerario che ha toccato i luoghi che ospitano due opere di street art del Mudiac - Museo Diffuso d'Arte Contemporanea, per poi condurli da Largo Prigioni, attraversando gli antichi quartieri Case Arse e Cocole, fino a raggiungere lo storico Palazzo Grimaldi, in piazza del Rosario, elegante palazzo del '700 abitato nell'800 dal ministro delle Finanze Bernardino Grimaldi, famoso per aver pronunciato la frase "Per me tutte le opinioni sono rispettabili, ma ministro o deputato ritengo che l'aritmetica non sia un'opinione".
Il tour che si è concluso con la visita delle eleganti sale arredate con mobili d'epoca originali e con il cocktail di benvenuto offerto dalla gentilissima padrona di casa, l'Avv. Claudia Conidi, erede del ministro Grimaldi, ha voluto offrire ai partecipanti uno spaccato tra storia e arte contemporanea, con le tappe alle opere realizzate durante i festival promossi da Altrove, tra cui "Sanguinis Effusione" di Giorgio Bartocci, reinterpretazione in chiave contemporanea del blasone di Catanzaro, ed "Exit for all" di 3ttman realizzata esattamente all'uscita dei tunnel scavati durante il Medioevo al di sotto del castello, oggi Complesso Monumentale del San Giovanni. L'uscita di emergenza storica di Catanzaro, utilizzata un millennio fa per scappare in caso di attacco, viene messa a confronto con la piaga dell'emigrazione che la città - e più in generale il Sud Italia - subisce annualmente. Le guide hanno offerto un excursus con cenni storici all'epoca normanna e agli esempi di strutture difensive medievali per difendersi dalle incursioni saracene e turche, facendo scoprire ai partecipanti il percorso a baionetta di Largo Prigioni, già noto come Signorello, e prima quartiere Paradiso.
Da Largo Prigioni le guide hanno condotto i visitatori attraverso i vicoli del quartiere Case Arse fino alle Cocole, soffermandosi sui palazzi storici, tra cui Palazzo Scalfaro, e sull'icona della Madonna del Rosario donata alla città dal mendicante Domenico Scaramuzzino così come ricostruito dal critico d'arte Vittorio Sgarbi. Con una digressione sul nostro dialetto, che ha preso il via dall'origine greca del termine cocole e di altre peculiarità che lo contraddistinguono come lingua di chiara derivazione greca, i partecipanti hanno raggiunto Palazzo Grimaldi scoprendo uno dei luoghi più suggestivi della città, tra i pochi palazzi che conservano un mobilio d'epoca, aperto al pubblico in occasioni speciali, recentemente per le serate di gale del dopo teatro della stagione del Politeama, che ha visto come ospiti d'eccezione Michele Placido e la compagnia che ha portato in scena la Carmen di Bizet on la regia di Enrico Stinchelli.
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