Nuovo appuntamento della stagione teatrale di AMA Calabria con una storia condita di umorismo e ironia portata sul palco del Cinema Teatro Comunale Catanzaro da Giorgio Marchesi che interpreta e firma la regia, produzione di Teatro Ghione, della rilettura di un grande capolavoro della letteratura italiana, "Il fu Mattia Pascal", che affronta il dramma della crisi d'identità. Un tema che caratterizzerà gran parte della produzione di Luigi Pirandello, quello della maschera, la stessa indossata da Mattia Pascal che in prima persona passa in rassegna le vicende che l'hanno portato ad essere il ‘fu’ di se stesso.
Accanto a Giorgio Marchesi che veste i panni di Mattia e del suo alter ego Adriano Meis, il musicista Giacomo Rossi al contrabbasso le cui note scandiscono la narrazione della vita del bibliotecario di Miragno, paesino di fantasia della Liguria, che si ritrova a subire un matrimonio riparatore e dopo la morte delle due figlie decide di partire alla volta di Montecarlo per tentare la fortuna al gioco. Durante il viaggio in treno scoprirà dal giornale di essere stato identificato con il cadavere di un uomo suicidatosi a Miragno e approfitta di questo equivoco per fuggire dalla sua vecchia vita, costruendosi una nuova identità.
L'esplosivo Giorgio Marchesi fa suo il personaggio di Mattia Pascal e lo veste dei panni di un uomo decisamente bizzarro, proprio come lo descrive il fratello Roberto "Mattia, l'ho sempre detto io, Mattia, matto… matto!". Dal monologo si passa al dialogo tra la voce del protagonista e le altre voci, dall’amata Romilda a Giambattista Malagna, dalla vedova Pescatore a Pomino, a Oliva, e poi Adriana, la zia Scolastica, Terenzio Papiano, tutte interpretate da Marchesi che riesce a vivere più vite, portando in scena il realismo della poetica pirandelliana e quel "doppio" che vive in ognuno di noi.