"Due anni fa Saverio Rotundo ci consegnava un’eredità morale solida come ferro e irreversibile come ruggine. Sta a noi non sprecarne neanche un grammo". Queste le parole dell'artista Luca Viapiana a corredo dell'opera grafica "Il battere dei tempi", postata sui suoi canali social. Dopo la carta del mazzo de Il Mercante in Fiera Catanzarese che ha trasformato in icona pop la figura di un'artista ritenuto da Vittorio Sgarbi, in visita al suo laboratorio nel 2016, <>, Viapiana omaggia ancora una volta, a due anni dalla scomparsa, la figura del maestro Saverio Rotundo, 'U Ciaciu, artista che ha caratterizzato il Novecento catanzarese, da molti incompreso nella sua grandezza artistica, come spesso ha affermato il suo più affezionato allievo, Stefano Morelli, ma da altrettanti molti apprezzato e considerato uno degli esempi di uomo che ha incarnato in vita l'amore per l'arte e la totale devozione verso di essa, e continua a farlo oggi, anche senza esserci, ispirando l'estro dei nuovi artisti contemporanei, come Viapiana o come Nuccio Loreti, scultore del ferro cresciuto con il mito di Saverio Rotundo, che lo ha seguito e tributato in vita con un'opera a mezzobusto, rigorosamente in ferro modellato, che ritrae il Maestro in una delle sue espressioni tipiche. 

Grazie all'iniziativa di Roberta Gualtieri Gioielli, mossa da una profonda amicizia e stima per il Maestro, l'eredità morale e artistica di Saverio Rotundo continua a vivere oggi dentro alle mura dello storico laboratorio di Piazza Garibaldi che guarda la Chiesa e il Complesso Monumentale del San Giovanni, la Galleria dell'Arte di Tutti i Tempi dell'Abbandono, come il Maestro chiamò la sua prima galleria d'arte, che finalmente ha riaperto al pubblico dopo lo stop dovuto all'emergenza Covid. Una caverna delle meraviglie, come l'ha definita il critico d'arte Stefano Morelli, che ne ha curato l'allestimento, dove si ritrovano, in uno spazio svuotato in cui l'assenza del Maestro si fa presenza, figure antropomorfe in ferro, scolpite a fuoco dalla stessa mano che ne ha forgiato anche l'anima. Così entrando dentro alla Galleria dell'Abbandono si ha la percezione di non essere soli. Il Maestro è sempre lì, intento a battere sul ferro, colto nell'attimo, nel battere dei tempi, di tutti i tempi dell'Abbandono. 

Situata in Piazza Garibaldi 3, la Galleria è aperta al pubblico dal lunedì al sabato, dalle ore 17.00 alle ore 20.00, nel rispetto delle norme per l'emergenza Covid. 

Info: 

https://www.facebook.com/galleriadellabbandono

Roberta Gioielli Piazza Garibaldi, 2

(Foto Simona Gangale per Area Teatro)