L’Istituto “De Nobili” di Catanzaro, indirizzo artistico, rappresentato dal dirigente Angelo Gagliardi, dal 10 marzo ha avviato una serie di incontri formativi online sul tema “Tutela del patrimonio storico artistico. Ex art. 9 della Costituzione", incentrati sul rilievo che attribuisce uno degli articoli inseriti tra i principi fondamentali della Carta costituzionale al rapporto tra lo sviluppo della cultura e la tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, storico e artistico sul quale si fonda l’identità nazionale.
Nell'ambito di tali incontri, quello tenuto lo scorso 24 marzo dalla prof.ssa Luigia Bruno, storica dell'Arte e docente dell'Istituto De Nobili, attiva nell'associazione DI.CO. MARCA, dal titolo "I luoghi dell’arte contemporanea in Calabria: l’esperienza del Parco della Biodiversità" ha attirato l'attenzione di Area Teatro.
Di seguito un estratto della lezione della prof.ssa Bruno:
"Il Parco della Biodiversità Mediterranea nasce nel cuore della città di Catanzaro, grazie a un radicale intervento di bonifica e di riqualificazione di una vasta area di circa 60 ettari. Inaugurato nel 2004, il Parco è un sistema multi tematico per i beni naturali, culturali, ludici e sociali che offre. Accoglie al suo interno diverse aree per lo sport e per l’intrattenimento dei bambini, una clinica veterinaria specializzata nella cura di animali selvatici come il C.R.A.S, un museo specialistico di storia militare quale il MUSMI, nonché una ricca collezione di opere d’arte contemporanee di artisti di fama internazionale. Un progetto lungimirante, capace di trasformare un’area di abbandono e degrado, un “non luogo”, in una realtà viva e amata dai cittadini, un “luogo” capace di creare relazioni e di recuperare il concetto di identità andato perduto. In tale contesto l’arte assume un ruolo sociale responsabile, consentendo di superare quel senso di alienazione e di estraneità e ponendosi in contatto diretto con il visitatore. Senza alcuna discontinuità si passa infatti dalla fruizione degli aspetti più propriamente naturalistici al contatto coinvolgente e immersivo con le diverse forme dell’arte contemporanea, in uno spazio in cui la dimensione artistica interagisce con l’elemento naturale in modo inaspettato. Le installazioni contemporanee del Parco sono state scelte per le loro specificità linguistiche, privilegiando la ricerca sull’esistenzialismo e sul rapporto tra opera e paesaggio. Le prime opere collocate nel Parco sono state le tre installazioni di Cragg, Fabre e Paladino, tutte caratterizzate, pur nella loro diversità, dal loro continuo concentrarsi sul mondo delle forme. L’uomo che misura le nuvole di Fabre è una chiara allusione all’uomo vitruviano di Leonardo, attraverso un’ambigua rappresentazione che non permette di comprendere se l’uomo misura se stesso o l’infinito. Così, in un gioco di rimandi al passato, le figure totemiche dei Testimoni di Paladino diventano oracoli di un’assenza misteriosa, simboli di un viaggio dell’inconscio. Tempo e spazio si confondono poi con le installazioni Time Horizon, sette figure realizzate da Gormley partendo dal calco del proprio corpo che emergono dalla Madre Terra come una rinascita dell’umanità. La ricerca sulla figura umana torna ancora nell’artista tedesco Stephan Balkenhol con Uomo e Ballerina, due soggetti lontani sul piano fisico e psicologico con sguardi che cadono nel vuoto, per riflettere sulla difficoltà di instaurare relazioni sane nella società contemporanea. Molto diversa appare invece la riflessione condotta da Marc Quinn, che con Totem ripropone il volto dell’eroe del male del celebre film Guerre Stellari come una serie di elementi sovrapposti, ricordando le costruzioni dei bambini. Con tecniche e modalità del tutto originali, questi artisti hanno saputo esprimere sia l’evoluzione della scultura in rapporto alla tradizione, sia l’interazione tra arte e contesto ambientale. Su questo ultimo aspetto si concentra la ricerca di Daniel Buren con la sua Cabane éclatéé, un’opera in situ capace di trasformare e di essere trasformata dal luogo che la ospita, creando un rapporto di reciproca interdipendenza. Lo stesso legame profondo con il contesto si coglie in Catanzaro ’11 di Mauro Staccioli, un anello di acciaio corten di otto metri di altezza realizzato specificatamente per la città di Catanzaro, in grado di “segnare” il luogo modificandone la percezione. La riflessione artistica invade la sfera politica e sociale nelle due opere di Michelangelo Pistoletto presenti nel Parco, I Temp(l)i cambiano – Terzo Paradiso e Love Difference – Le sponde del Mediterraneo. Il nuovo tempio presentato dall’artista è realizzato con materiali di riciclo provenienti da Ecodom, proponendo una nuova ritualità ecologica della bellezza. Sul timpano compare il DNA del Terzo Paradiso, inteso come armonia ritrovata tra consumo e riciclo. Love Difference ci invita invece a riflettere su un altro tema molto attuale, ovvero l’incontro tra culture diverse per una riflessione planetaria sulle differenze. Con Electric Kisses di Dennis Oppenheim il visitatore diventa protagonista dell’opera, poiché le due strutture di acciaio e tubi colorati, riprendendo la forma delle architetture islamiche, invitano ad essere abitate e vissute. Sfidando le convenzioni Wim Delvoye trasforma Betoniera in una caratteristica scultura neogotica creando un effetto perturbante che pone in discussione le certezze di chi osserva. Dal Parco Internazionale della Scultura si passa poi al MUSMI, il Museo Storico Militare intitolato alla gloriosa Brigata Catanzaro. Il museo custodisce una raccolta unica nel Meridione d’Italia, costituita da cimeli, armi e divise originali relativi a un periodo che va dall’Ottocento alla Seconda Guerra Mondiale. Grazie all’Associazione Culturale DI.CO. che da anni gestisce i servizi museali e didattici del Musmi e del Museo MARCA di Catanzaro, sono numerose le iniziative che ogni anno coinvolgono sempre più visitatori, grazie ad un intenso programma di visite guidate, attività culturali e laboratori didattici. La conoscenza e la fruizione del patrimonio storico artistico del nostro territorio assumono un ruolo fondamentale non solo per assicurare la continua valorizzazione dei beni ma anche per la crescita dei valori civici di ciascun individuo".