Tra i nomi dell’arte, di questo anno oramai alle soglie, troviamo sicuramente Enrico Baj, di cui si commemora il centenario dalla nascita, e Ugo Nespolo: due grandi amici, prima che artisti. Se Palazzo Reale di Milano celebra la figura di Baj attraverso un’imponente retrospettiva, nel capoluogo calabrese si irradia la travolgente estetica di Nespolo.
La mostra Ugo Nespolo’s Pop Museum, inaugurata lo scorso 17 Dicembre 2024 e aperta fino al 18 Gennaio 2025 (9:00 - 13:00, 16:30 - 20:00) presso la Galleria Verduci Arte (Via dell’Arcivescovado, 18 - Catanzaro Centro), rende omaggio ad uno dei protagonisti indiscussi del Novecento.
Artista poliedrico e visionario, Nespolo (Mosso (BI), 1941) si forma nell’ambiente torinese dell’Accademia Albertina. Fin dai suoi esordi negli anni Sessanta, sono evidenti gli influssi pop e le sfumature di stampo concettuale e poverista. Parteciperà infatti alle prime mostre dell’Arte Povera, organizzate da Germano Celant, presso la Galleria Gian Enzo Sperone (TO) e la Galleria Arco d’Alibert (RM). Nel 1966 esordisce nel cinema, scegliendo per i suoi film artisti del calibro di Lucio Fontana, Michelangelo Pistoletto e Alighiero Boetti. La partecipazione alla Biennale di Venezia del 1978 lo consacra definitivamente a livello internazionale.
In mostra sono presenti opere polimateriche, realizzate con medium differenti: cinque esemplari unici ad intarsi di legno, un’opera in acrilico su carta artigianale, un’acquaforte e varie serigrafie realizzate con collage e interventi a mano.
L’esposizione presenta inoltre la miniscultura Preferisco il rumore del mare (2024, resina verniciata in bronzo, 30 x 52 x 20 cm), replica del Monumento Nespolo (1997) a San Benedetto del Tronto (AP). I versi di Dino Campana, “lavorare, lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare”, sono un invito a osservare la bellezza del creato, senza l’annebbiante ossessione di lavorare per qualcosa di futile e irrisorio.
Tra i vari lavori spicca la serie Superheroes: quattro quadri dedicati a noti supereroi della Marvel, elevati a nuove divinità contemporanee. Iconico è anche il progetto artistico Inside New York, cofanetto dalla copertina composta da ritagli in legno, contenente 4 serigrafie sui miti della Grande Mela: da Robert Indiana a Andy Warhol, da Keith Haring a Roy Lichtenstein, dalla Statua della Libertà all’iconico logo di Milton Glaser.
In molti lavori è presente l’idea di meta-quadro (illusione di un quadro nel quadro), dovuta all’inserimento di immagini tratte dalla storia dell’arte. In Inflatable Jeff (2023, collage serigrafico di 70 x 120 cm), due coniugi e un cagnolino ammirano Girl with Balloon (2002) di Banksy, in una sala contenente Rabbit (1986) di Jeff Koons e Flower Ball (2013) di Takashi Murakami. In questa osmosi di colori, egli scompone lo spazio e lo assembla secondo il suo personale microcosmo, immergendo le nuove star dell’arte in profetiche visioni. Già sessant’anni fa infatti, Nespolo si era reso conto del cambiamento che il consumismo avrebbe inevitabilmente portato, traghettando l’umanità verso la globalizzazione.
In Ugo Nespolo’s Pop Museum, le opere rilasciano tutta la loro particolare estetica, caratterizzata dal tentativo di unire arte e quotidianità; questo sodalizio non è tuttavia da intendere come ossessiva ripetizione, bensì come atteggiamento ludico e ironico, retaggio dello stile poverista di artisti come Pino Pascali. Verduci Arte offre la possibilità di lasciarsi contaminare dalla cultura alta e bassa, senza limiti e pregiudizi, al di fuori del tempo …
Giuseppe Bagnato per Area Teatro - Catanzaro Centro