LA MUSICA DI GIANFRANCO RICCELLI INCONTRA LA POESIA DI FELICE FORESTA IN “NOI CI SAREMO ANCORA”

È un auspicio, quello che si è levato dal palco del Cinema Teatro Comunale Catanzaro, che, dai versi delle poesie di Felice Foresta che si fondono con le musiche di Gianfranco Riccelli, viene racchiuso nell’album “Noi ci saremo ancora”, con la direzione artistica di Edoardo De Angelis, presentato in uno spettacolo emozionante che ha gremito il Teatro del centro cittadino. Un auspicio che diventa quasi un monito che invita a conservare la memoria delle nostre origini, e ciò sarà possibile, ha detto l’avvocato e poeta Felice Foresta, “solo se riusciremo a raccontarci e a raccontare ai nostri figli quello da cui proveniamo e che vogliamo diventare”. Noi ci saremo ancora è, dalle parole dell’intellettuale Franco Cimino che ha introdotto lo spettacolo, “una scommessa di ricostruzione partendo dai valori antichi per salvare la nostra terra e consegnarla forte di quei valori ai nostri figli affinché la proteggano”.

L’opera musicale di Riccelli, fondatore del gruppo Arangara - che nella sua carriera ha collaborato con cantautori come Bertoli, Lolli, Guccini - è stata portata in scena sul palco del Comunale insieme ai musicisti Febo Nuzzarello, chitarrista siciliano, e ai catanzaresi Danilo Gatto e Gioacchino Miriello, con l’arrangiamento di Lucio Ranieri, nella sequenza dei nove brani che compongono l’album. I testi, di altrettante poesie di Felice Foresta contenute nella raccolta “Dietro la fontana...", La Rondine Edizioni. Quella Fontana che per Foresta è il luogo dove riposa la memoria delle persone che non ci sono più, di quegli insegnamenti che rappresentano la nostra ricchezza su cui fondare il nostro futuro.

Ad inframezzare lo spettacolo musicale, la rappresentazione di un passo di “Fantasticheria”, la novella di Giovanni Verga ambientata in paesino siciliano, a cura del “Teatro di Calabria”, con il maestro Aldo Conforto e Salvatore Venuto, che hanno annunciato per il decennale del Tdc il nuovo lavoro della rassegna Graecalis sull’opera teatrale più antica della storia, “I Persiani” di Eschilo, che affronta il tema della sconfitta e del dramma dei vinti dal punto di vista dei vincitori. Sul palco per un saluto che il pubblico ha ricambiato con un grande applauso sono saliti anche il musicista Mimmo Cavallaro, il cantautore Peppe Fonte e Celeste Iiritano del gruppo Arangara, che hanno voluto manifestare la stima e il sostegno al progetto.

Da una terra di dolore e sofferenza, ma ricca di valori come la Calabria, emerge sempre una caratteristica peculiare di questo popolo capace di ritrovarsi insieme nella difficoltà, ha detto Franco Cimino annunciando lo scopo benefico della vendita dell’album il cui ricavato sarà in parte devoluto al Centro Calabrese di Solidarietà che da oltre 30 anni si occupa del recupero dei tossicodipendenti, di accoglienza delle donne vittime di violenza e di sostegno ai bambini per scongiurarne la povertà educativa. Come ha sottolineato la presidente Isolina Mantelli, ringraziando per questo generoso pensiero, il Centro rappresenta “un angolo di bene che ha bisogno oggi più che mai del sostegno di tutti per far sì che queste persone possano continuare a vivere il loro sogno e riabitare questa città da uomini e donne liberi”.