A Catanzaro la promozione dell’attività professionale è affidata alla mostra fotografica sulle opere di Saul Greco, padre di quasi tutti gli imponenti edifici cittadini degli anni ’60.

Si chiama “Open! Gli architetti aprono i loro studi al pubblico” l’iniziativa promossa su tutto il territorio nazionale dal Consiglio degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, a cento anni dall’istituzione dell’Ordine professionale. Un’esperienza iniziata nel 2017, poi è stata sospesa a causa della pandemia da Covid. Quest’anno ritorna in avvio della stagione estiva, precisamente il 23 e il 24 giugno, con il medesimo scopo per cui è nata: far conoscere il mondo dell’architettura al grande pubblico e ai non addetti ai lavori. 

A differenza dell’orientamento generale che è indirizzato a presentare le attività dei singoli studi accogliendo curiosi e visitatori, i professionisti di Catanzaro hanno optato per la realizzazione di un progetto collettivo che mira a incentrare la discussione sul ruolo dell’architetto nell’urbanistica cittadina. Dunque, la proposta di un’indagine più ampia sul mondo dell’architettura superando il limite del mero individualismo.

“Si è deciso di agire in maniera collettiva e fare massa critica puntando a ottenere l’interesse di un maggior numero di persone che si ritroveranno in un unico contenitore per il medesimo scopo” spiega l’architetto Pasquale Iaconantonio (Istmo Architecture), uno dei promotori dell’iniziativa insieme a Giulia Brutto (barbaro18), Angelo Cafiso e Barbara Corasaniti (Arkstudiodesign+), Vincenzo Guarini, Fabio Lamanna (Istmo Architecture) e Luca Provenzano (Studio Provenzano srl), Vincenzo Renda ed Oreste Vartellini. 

L’idea è stata quella di allestire la mostra fotografica dal titolo "Immagini Urbane: Saul Greco e Catanzaro”, una selezione di scatti pensati e realizzati da Marco Scarpino che diventa il pretesto di riflessioni e confronti informali sull’architettura nella città. 

L’esposizione sarà ospitata nella corte di Palazzo Alemanni, in via Sensales, in pieno centro storico. Sotto i riflettori la figura di Saul Greco, noto come l’architetto che portò il moderno a Catanzaro: sono frutto della sua geniale creatività quasi tutti gli imponenti edifici degli anni ’60.

“L’approfondimento su Saul Greco ci consente di parlare di architettura come mezzo espressivo, di cultura e di comunità. L’attenzione è ricaduta sul maggior rappresentante dell’architettura del Novecento a Catanzaro e in Calabria che ha disegnato e ha dato la conformazione a buona parte del centro cittadino. Tra le sue architetture più rappresentative ci sono il Palazzo della Provincia, l’Ospedale, la Banca d’Italia. Il racconto lo abbiamo volutamente affidato agli scatti realizzati dal fotografo Marco Scarpino, che essendo estraneo al nostro mondo professionale, ha posto l’argomentazione su queste opere da una prospettiva differente e meno tecnica” prosegue Iaconantonio.

Sono otto gli scatti fotografici che verranno esposti nella corte di Palazzo Alemanni, dove sarà anche posizionata un’installazione alla cui realizzazione stanno prendendo parte aziende locali come DYLEGNO, Salvatori, Lemani casa, Idee Luminose.

A guidare il visitatore ci saranno delle didascalie esplicative di ciascuna immagine: “Le schede sono tratte dal censimento delle architetture contemporanee del Novecento dal ’45 ad oggi realizzato dal Ministero della Cultura.  A livello nazionale le opere di Greco sono state riconosciute e censite anche se continua ad essere considerato un architetto di nicchia. Probabilmente la sua doppia natura di professionista e accademico (è stato docente a Napoli, Bari, Roma) ha frenato l’approfondimento sulla sua figura in ambito nazionale”.

Infine, un accenno sullo stile del famoso architetto scomparso tragicamente in Iran nel 1971 precipitando dalla cupola della moschea del Venerdì, che si è distinto per la capacità di riunire le qualità del tecnico e quelle dell’artista: “La sua architettura è molto eclettica. Nel corso della sua professione il suo stile architettonico evolve ma l’attenzione per il dettaglio resta sempre alta. Dettaglio non solo come elemento decorativo ma anche tecnologico. Nelle sue opere si può intravedere una ricerca sia della forma e dell’arte che trova espressione con gli innesti di artisti e scultori nazionali”.

La mostra fotografica, patrocinata da ADI Calabria, FIAF, IN/ARCH Calabria e dall'Ordine degli Architetti di Catanzaro, sarà aperta al pubblico venerdì 23 giugno, dalle 18:00 alle 21:00, con un aperitivo d'architettura e sarà visitabile anche sabato 24 giugno dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 18:00 alle 20:00.

(Rosita Mercatante per Area Teatro - Catanzaro Centro)