Ha saputo spaziare abilmente da Chopin a Liszt, passando per Debussy e finendo a Takemitsu. Che Alberto Capuano il pianoforte lo abbia nel sangue che gli scorre nelle vene del resto lo sapevamo già: figlio di Maria Vacca, anche lei pianista oltre che autrice e compositrice, e ancor più nipote di Graziella Provedel che lo ha avviato allo studio del pianoforte – ed entrambe presenti all’esibizione  -, il giovane musicista è stato il protagonista del concerto di venerdì sera a cura degli Amici della Musica, nella Sala concerti di Palazzo de Nobili, nell’ambito della ricca stagione concertistica organizzata insieme ad AMA Calabria

Già ospite in passato dell’associazione cittadina, presieduta da Daniela Faccio, la presenza di Alberto Capuano ha confermato ulteriormente l’attenzione degli Amici della musica nei confronti dei giovani talenti che sanno farsi apprezzare anche al di fuori della nostra regione. L’ospite della serata, infatti, fin da giovanissimo ha avuto modo di esibirsi in svariati concerti come solista, partecipando a numerose rassegne oltre che a Festival e concorsi, classificandosi sempre ai primi posti. Per citarne qualcuno, nel 2015 si è aggiudicato il Primo premio assoluto al Concorso Giovani talenti di Trani suonando il Concerto K414 di Mozart, ed ha partecipato come solista al Piano Napoli City 2016 e 2018 e al Piano Milano City 2018. 

Nel 2020 ha conseguito la Laurea triennale in Pianoforte presso il Conservatorio “Torrefranca” di Vibo Valentia sotto la guida del maestro Aurelio Pollice, e lo scorso anno, nel 2022, ha conseguito la Laurea biennale in Pianoforte con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli, sotto la guida del maestro Lino Costagliola.

Il programma dell’esibizione a Palazzo de Nobili si è mosso partendo dai tre momenti – Prélude, Sarabande e Toccata – che costituiscono l’op. 95 “Pour le piano” di Debussy, passando per il “Notturno in Fa maggiore” op.15 n.1, il “Notturno in Do diesis minore” op. 27 n.1 e  il “Bolero” op. 19 di Chopin. In scaletta Capuano ha scelto anche di Liszt l’ “Orage”, dalla raccolta “Années de pelègrinage – Première année: Suisse”, ma anche “Rain tree Sketch II” di Takemitsu, e quindi Barber con “Excursions, op. 20”, con i suoi quattro movimenti, Un poco allegro, In slow blues tempo, Allegretto e Allegro molto. 

Per il bis, doveroso visto il numeroso pubblico presente al concerto in piedi nel lungo applauso conclusivo, Capuano ha optato per la “March of the dwarfs” op. 54 di Grieg.

(Multi Cunti  per Area Teatro - Catanzaro Centro)