Ci sono Seneca, Euripide, Corrado Alvaro e Franz Grillparzer. E convivono perfettamente intersecandosi fra loro nel corso di “Elegia per una principessa barbara. A proposito di Medea” della compagnia reggina Scena Nuda, in programma giovedì sera al Teatro Comunale di Catanzaro per la stagione teatrale a cura di AMA Calabria.

Quello che è andato in scena al Comunale è stato uno spettacolo di teatro concerto, non proprio di prosa, sebbene nelle intenzioni della produzione c’è la voglia di trasformarlo in una sorta di teatro musicale, con testi rielaborati da Marco Sgrosso ed Elena Bucci, che ne hanno anche firmato la regia. 

Sì, perché a condividere il palco insieme agli attori, ci sono stati due eccezionali musicisti, Alessandro Calcaramo e Caterina Verduci che – per la parte strumentale il primo, per quella quasi esclusivamente vocale la seconda -, hanno affiancato le letture inserendo improvvisazioni di sola musica e canti nelle lingue antiche, come “Kali Nifta”, brano popolare della pizzica salentina, cantato in griko, per esempio, o ancora la ninna nanna calabrese “O veni sonnu di la muntagnella”. Veri e propri intermezzi i loro, che hanno anche “condito” le letture con i ritmi e suoni delle percussioni, dei tamburelli e ocean drum, distribuiti anche a quasi tutti gli attori. 

Con Teresa Timpano – nel ruolo della nutrice -, Miryam Chilà e Francesca Pica (che ha pure suonato il flauto), sono state insieme ad Alfonso Paola un perfetto coro, sui generis. A loro spettava, in alcuni momenti davvero ricchi di pathos, a dispetto dei freddi leggi – purtroppo necessari -, sottolineare le “storture” del rapporto tra Giàsone – che aveva il volto di Filippo Gessi - e Medea. Su quest’ultima, vero cuore pulsante dell’intera rappresentazione, va dedicato un doveroso momento a parte: Francesca Ciocchetti è stato il vero valore aggiunto dei questa “Elegia per una principessa barbara”. 

Granitica ma allo stesso tempo appassionata – come Medea dovrebbe essere -, ha commosso e convinto fortemente il pubblico presente che non solo l’ha omaggiata con un lunghissimo applauso finale, estendendolo anche al resto del cast, ma che pure durante lo spettacolo non ha resistito con esplosivi battimano, emozionati. La sua uscita di scena, da perfetta sovrana e mezza maga, è stata tra le poltrone in sala, in tutta la sua maestosità. Per farlo, Ciocchetti ha anche giocato con il costume della principessa, e con le sue stoffe. Una nota di merito infatti anche per i costumi, davvero molto belli.

(Multi Cunti per Area Teatro - Catanzaro Centro)