MAIEUTIKÈ, IL SECONDO APPUNTAMENTO DEL CICLO DI INCONTRI SUL DIALOGO TRA CULTURA E FEDE AFFRONTA IL TEMA DELLA DIGITAL SOCIETY

Si è volto nella sala congressi del Palazzo dell’Arcivescovado, il secondo appuntamento di “Maieutikè, tra Cielo e Terra. La Cultura dialoga con la Fede”, il ciclo annuale di convegni promossi dall’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace e da Entopan-Smart Networks & Strategies, Innovation Provider calabrese, una serie di nove incontri introdotti da Francesco Cicione, fondatore e amministratore delegato di Entopan arricchiti dalle conclusioni affidate all’Arcivescovo Mons. Vincenzo Bertolone. Come ha sottolineato il direttore diocesano dell’Ufficio Cultura, Francesco Brancaccio, questi incontri sono stati pensati per offrire un servizio utile alla collettività con l’obiettivo di riaccendere il dialogo tra Cultura e Fede al tempo dell’intelligenza artificiale, offrendo un’opportunità di crescita culturale non solo per la comunità ecclesiale, ma per tutta la cittadinanza. Protagonisti illustri del mondo dell’economia, della scienza, della politica e dell’università affrontano le principali tematiche della contemporaneità poste in relazione al dono della Fede, per orientare verso un agire coerente con il proprio credo nell’attuale contesto storico e sociale.

Gli ospiti di questo secondo appuntamento, preceduto dal primo incontro sul tema ‘Fede e Progresso’, con la partecipazione di Francesco Profumo e Leonardo Becchetti, sono stati Riccardo Maria Monti e Alessandro Maria Lerro, rispettivamente, tra i numerosi incarichi ricoperti nella loro carriera, Monti attualmente amministratore delegato di Triboo Spa, società leader in Italia nella gestione di progetti digitali e di e-commerce, e Lerro presidente dell’Associazione Italiana Equity Crowfunding, del Comitato scientifico di AssoFintech e di Open Innovation Hub.

Nell’introduzione tenuta dall’amministratore delegato di Entopan, Francesco Cicione ha spiegato che la finalità di questo secondo incontro è stata quella di dare spazio alle relazioni di personaggi illustri della scena dell’innovazione internazionale per offrire uno strumento in grado di aiutare a decodificare i messaggi della società digitale attingendo ad una luce più grande che è quella della fede. Una opportunità questa, per non subire i condizionamenti di una società che spesso si presenta ricca di strumenti ma povera di significati, stimolando quella intelligenza dello spirito senza la quale siamo incapaci di vedere ciò che di evidente è davanti a noi, definendo la fede una sapienza che permane e che deve trovare spazio in questa società complessa per orientarla verso il bene.

Nel primo intervento di uno degli ospiti della serata, Riccardo Maria Monti, è stata affrontata la questione della velocità con cui negli ultimi trent’anni è cambiata la società, rispetto all’affermazione dei secoli precedenti, mostrando come nella discontinuità che si è verificata in questa corsa millenaria al progresso, l’unica organizzazione umana che ha invece dimostrato una continuità nei secoli è stata proprio la Chiesa. Monti ha, quindi, messo in risalto la forza che il messaggio cristiano, che si tramanda in questa evoluzione, sia rimasto sempre forte e il fatto che attraverso la tecnologia non può che amplificare il suo potenziale, avendo contenuti straordinari da condividere come la parola di Dio. Sono stati mostrati i benefici apportati dallo sviluppo della tecnologia, come il superamento di alcune condizioni di isolamento e la possibilità di intensificare le interazioni sociali, specie lavorative per i giovani, in un contesto internazionale, non mancando di toccare i punti critici, quali la crescete affermazione di dinamiche di generazione di consensi, orientamento delle scelte di consumo o di percezione distorta della realtà in seguito al bombardamento mediatico, attuati attraverso canali così potenti come i social network. Un’era in cui messaggi che si propagano ad una velocità straordinaria parlano spesso alla pancia del nostro essere, per questo, secondo Monti, il messaggio cristiano che ha il potenziale di essere così aggregante, dovrebbe sfruttare questa opportunità appieno, accettando la sfida che offrono le moderne tecnologie di comunicazione, intercettando sulle nuove piattaforme soprattutto i giovani. L’invito è stato, quindi, quello di aprirsi a questa opportunità, e salutando la comunità cittadina, Monti ha auspicato che soprattutto al Sud, che ha subito delle gravi ingiustizie, con la rinuncia ad investimenti infrastrutturali da parte dello stato italiano, si possa ripartire da punti di forza come il turismo e l’innovazione, e da iniziative come quella promossa da Entopan che, puntando sul potenziamento dello strumento digitale, possano offrire l’opportunità ai giovani di rimanere nella propria terra e far ripartire questo territorio, grazie anche al ruolo fondamentale di indirizzo della Chiesa per le nuove generazioni.

Il secondo intervento di Alessandro Maria Lerro, avvocato che opera nel settore civile e commerciale, esperto di crowfunding, ha mostrato quanto sia indispensabile coniugare investimenti in tecnologia ed investimenti finanziari. Lerro ha sottolineato come la natura umana sia fortemente tecnologica, con diverse velocità di adattamento al progresso, ma sempre tesa verso di esso. L’avvento di Internet da elitario, diventa grazie alle imprese che hanno investito nel suo sviluppo uno strumento di tutti, che però mostra subito i suoi punti critici ‘imbrigliando’ in una rete di contenuti spesso negativi, creando community in cui manca la spiritualità. La condivisione della parola di Dio, rappresenta secondo Lerro una opportunità di comunicare i grandi contenuti della chiesa attraverso il mezzo digitale, un modo per fornire ascolto, per dare possibilità di conoscenza e ospitalità a questi gruppi, per far sì che la tecnologia non rappresenti una fonte di alienazione ma un’esperienza umanizzante, non un mondo parallelo ma una realtà quotidiana da vivere attraverso questi sani principi e limitare i pericoli derivanti dalla rete.

Le conclusioni di Mons. Bertolone, dopo un bel dibattito avvenuto in seguito ad alcuni interventi del pubblico, si sono soffermate sulla necessità di affermare una visione illuminata della politica mondiale per abbattere le diseguaglianze sociali e i divari economici e tecnologici. L’Arcivescovo ha ringraziato gli ospiti per i preziosi spunti di riflessione e la sinergia tra comunità digitale e comunità cristiana che si è realizzata con il prezioso supporto di Entopan, promotore con l’Arcidiocesi di questo ciclo di incontri. Nelle conclusioni di Mons. Bertolone la luce della fede rimane quella in grado di guidare, poiché, ha detto Bertolone, ai grandi perché della vita il tecnologico non risponde, e per l’Arcivescovo, l’esempio e la testimonianza della famiglia, insieme alla Fede, rimangano i fari che illuminano il cammino. Bertolone ha esortato, nel rapportarsi alla tecnologia, di riflettere su noi stessi, di non disumanizzarsi, e di usare gli strumenti dell’intelligenza umana, della conoscenza, della fede per decodificare le verità che ci propone il mondo digitale, per discernere l’utile dal superfluo e ciò che non viene fatto nel rispetto dell’altro. “Il progresso tecnologico continuerà e non dobbiamo considerarlo un nemico del cuore, della fantasia dello spirito, ma dobbiamo fare di tutto perché questo anelito di assoluto non si sopisca”.

Prossimo appuntamento con Maieutikè il 19 dicembre alle ore 18.00 presso la Chiesa del Rosario con Paolo Mieli sul tema ‘Fede e Storia’.