Si è conclusa la XXII edizione dello storico festival con nuovi obiettivi e proposte
Due Città, Catanzaro e Castrovillari, 30 spettacoli, compagnie e pubblico provenienti da tutta Italia e oltre oceano, tematiche attuali, 6 palcoscenici e una particolare attenzione alle proposte degli artisti calabresi grazie alla sinergia creata attraverso il progetto Calabria Showcase promosso dalla Fondazione Teatro Politeama Città di Catanzaro.
Si è conclusa così la XXII edizione di Primavera Dei Teatri che quest’anno ha usato come parole chiave la cooperazione, l’ampliamento, non solo geografico ma di sguardi e visioni, e i riflettori accesi sul presente, su ciò che di meglio sta accadendo nei nuovi linguaggi scenici, dalla danza, alla performance alla musica.
«Abbiamo accolto nuovi linguaggi, ci siamo aperti a nuove proposte sceniche, in linea con la vocazione del nostro festival, da sempre vetrina per giovani artisti – commentano i direttori Dario De Luca, Saverio La Ruina e Settimio Pisano –. Quest’anno è stato un anno particolare, in cui siamo tornati dopo un anno di fermo, allineando gli anni del festival, che ne ha ben 22, a quelli di questo 2022. Cerchiamo sempre di accogliere il positivo, di seminare. È stato per noi importante quanto entusiasmante aprire con questo prologo internazionale in una nuova città, Catanzaro.
Alcuni spettacoli hanno avuto solo 2 repliche nella tournée italiana e Catanzaro ne è stata una delle poche piazze. In tutti questi anni abbiamo cercato di creare un avamposto della scena contemporanea a Sud ed è arrivato il momento di prendere nuove direzioni, di allargarci ulteriormente per garantire un’offerta culturale degna dei palcoscenici europei. Non possiamo sempre essere l’ultima regione, bisogna invertire la rotta. Abbiamo lavorato in questo senso e abbiamo intenzione di continuare seguendo questa nuova rotta».