La Città è un organismo vivente, un corpo che si modifica nel tempo oscillando tra memoria e futuro.
A questo continuo cambiamento contribuiscono anche tutti gli interventi artistici che hanno lasciato un segno sul territorio, come dei tatuaggi urbani.
Negli ultimi anni il maggior contributo in questo ambito è stato fornito dagli organizzatori di Altrove che ora hanno consolidato il proprio percorso con il progetto Mudiac - Museo Diffuso d'Arte Contemporanea
Tra tutti gli interventi artistici effettuati in città negli ultimi anni riteniamo che i più belli ed anche efficaci siano quelli di Gonzalo Borondo e Massimo Sirelli.
Borondo, con Aria, è intervenuto sui frangivento (definiti pubblicamente da qualcuno, prima della trasformazione artistica, “deposito di laminati metallici”) posti nella terrazza del Complesso Monumentale del San Giovanni; Sirelli ha colorato i blocchi frangiflutti della Marina di Catanzaro trasformandoli in gioiosi cubi colorati che sono stati immediatamente apprezzati da tutti, diventando di fatto un nuovo simbolo cittadino oltre che sfondo prediletto di innumerevoli pose videofotografiche (finanche,“abusivamente”, a scopo elettorale).
Due interventi autonomi eppure straordinariamente simili dal punto di vista concettuale: la dimostrazione che l'Arte può modificare il tessuto urbano, dando senso anche ad anonime preesistenze.
Due manufatti nati per proteggere da fenomeni naturali, vento e acqua, rivoluzionati da due artisti per ricordarci che Arte, Bellezza e Creatività sono le nostre più efficaci difese dalla bieca e ordinaria routine.