Tra le sfide della nuova amministrazione di Catanzaro rientra il rapporto tra i vari quartieri della città, con particolare riferimento alle due anime urbane principali: Catanzaro Centro e Catanzaro Marina.
Se finora la questione del territorio cittadino, ampio, frammentato e policentrico, è stato considerato come un problema è tempo di cambiare visione e approccio affidandosi anche alla creatività artistica.
In questo ambito tra le occasioni fonte di ispirazione ricordiamo a Settembre 2019, all’interno del più ampio programma di Materia Independent Design Festival, un’intensa performance della designer Sara Ricciardi, ospite della manifestazione.
Un rito di risveglio e passione, ispirato da un amuleto che unisce le persone e i territori.
L’azione collettiva prevedeva una partenza dal Chiostro del Complesso Monumentale del San Giovanni, per poi trasferirsi “ala Marina” sulla spiaggia di Giovino per selezionare una pietra sul bagnasciuga, avvolgerla in una piccola stoffa di seta, avendo cura di cucirla personalmente con ago e filo.
Successivamente a questo amuleto viene cucito in aggiunta anche un piccolo sonaglio e un nastro per poterlo indossare al collo, proiettando sul feticcio la parte più volenterosa e propositiva di ciascuno.
Infine il ritorno a Catanzaro Centro dove una corsa “musicale”, festosa e liberatoria, per le vie della città antica conclude la performance.
Un happening motivazionale ad alto impatto emotivo, capace di diffondere vibrazioni positive in un abbraccio che unisce il Centro e la Marina.
Riteniamo che questo rito andrebbe ripetuto ogni anno per ricordare che la propria terra bisogna portarla sempre con se, con partecipazione, consapevolezza e fiducia.
Uno stormo umano che consente ad ognuno di mantenere e diffondere il proprio suono all’interno di un ritmo e un agire collettivo.
Un concetto applicabile non solo alle molteplici e variegate componenti umane di una comunità, ma anche alle diverse aree della medesima città.