La XIX edizione del Magna Graecia Film Festival MGFF ideato da Gianvito Casadonte si chiude nel segno di Richard Gere, attore e star, che ha attivato i sogni non solo cinematografici dei calabresi, suggerendo tra l'altro la strategia ideale per lo sviluppo turistico e culturale del territorio: "mantenere il segreto" per tutelarne la bellezza e l'unicità.
È toccato ad una star di Hollywood indicare la strada giusta per lo sviluppo sostenibile della Calabria. Un uomo che ha avuto il "privilegio" di conoscere tutti gli aspetti della mondanità ipertrofica ci suggerisce di non inseguire il modello dei "territori sviluppati" e di abbandonare la logica del sold out, per attrarre invece viaggiatori e nuovi residenti consapevoli, capaci a loro volta di mantenere il segreto.
Solo in un'altra occasione il medesimo messaggio ci era arrivato così chiaro e potente, ma certamente non supportato dalla capacità mediatica di Mr. Gere. È successo in un borgo calabrese, in occasione di una riunione preliminare per organizzare la trasferta a Matera (nel 2019, anno in cui si è fregiata del titolo di Capitale Europea della Cultura) per presentare la propria suggestiva e tradizionale processione pasquale: 'A Naca. Il referente del comitato organizzatore, dopo aver presentato alla cittadinanza l'operazione di comunicazione, magnificandone i vantaggi in un'ottica di valorizzazione del territorio, ha chiesto ai presenti di partecipare al dibattito, avanzando le proprie istanze, attraverso idee, critiche, suggerimenti
Tutti palesemente entusiasti, tranne un anziano signore che, abituato ad una dimensione intima e sacra, manifestò le proprie perplessità, con un misto di durezza e ingenuità:
"On capiscetti picchì jamu e ci cuntamu i cazzi nostri ali genti!".
Rude e mitico, come i personaggi interpretati da Mr. Gere.
Se non è Cinema questo!?!
E il Festival? La manifestazione si è stabilizzata, nonostante gli immancabili detrattori, e indubbiamente è entrata nelle abitudini estive dei catanzaresi dispiegandosi sul territorio con una duplice forma, in armonia con una città policentrica e con l'intelligenza di diversificare l'offerta rispetto alle due anime principali di Catanzaro: il Centro e la Marina.
La kermesse nell'Arena Porto della Marina di Catanzaro, con la visione dei film (opere prime e seconde italiane) in concorso, supportata da performance musicali e dalla presenza di ospiti noti e star internazionali del Cinema.
A Catanzaro Centro invece la programmazione di nicchia, tra il Nuovo Supercinema e il bellissimo Chiostro del Complesso Monumentale del San Giovanni, con incontri con autori e registi, eventi speciali e la proiezione delle opere prime e seconde internazionali e dei documentari in concorso (la Iolanda Pascale del titolo è proprio la protagonista del sorprendente Non sono mai tornata indietro Doc di Silvana Costa).
Lo Show e la visione in sala, ossimorica arena intima e collettiva di ogni cinefilo, possono coesistere e fanno parte di un unico sistema che ricordiamo essere un'industria.
Ciò che è importante è che la prima parte del Sistema Cinema (e vale anche per gli Sport più diffusi) non fagociti la seconda.
Il rischio, che ha trascinato e (s)travolto già altri Festival, è che a furia di inseguire le grandi star dello spettacolo si entri in un meccanismo di assefuazione che richiede sempre dosi crescenti, oltre a pregiudicare la sostenibilità economica del progetto.
Finora Gianvito Casadonte e il suo staff sono riusciti a mantenere in equilibrio queste due anime, anche per la bella idea di focalizzarsi fin dalla prima edizione sulle opere prime (ora anche seconde) e quindi sul talento emergente, ma avvertiamo il rischio del gigantismo che fa sempre perdere in identità qualsiasi progetto.
Forse il compito più arduo è proprio quello della nuova amministrazione di Catanzaro, che ha il compito di favorire la continuità dei progetti validi e consolidati, ma ha anche il dovere e l'opportunità di svolgere un ruolo di salvaguardia degli interessi territoriali nell'ambito di un più ampio progetto sistemico. E allora, archiviato il Festival 2022, è giusto e opportuno che il Sindaco Nicola Fiorita di concerto con l'assessorato alla Cultura, affidato a Donatella Monteverdi, si attivino a collaborare pienamente con Gianvito Casadonte per partecipare all'organizzazione dell'attesissima XX Edizione del MGFF.