Una sala festosa e pienissima ha accolto il primo concerto con artisti stranieri del Museo del Rock Catanzaro, dopo il ritorno alla "normalità" in seguito alla pandemia. E Piergiorgio Caruso, per l'appuntamento di venerdì sera ha giocato un'ottima carta, quella di Scarlet Rivera, la mitica violinista che ha suonato con Bob Dylan nell'album Desire, e che già era stata ospite della struttura cittadina un paio di anni fa: «Torno a Catanzaro con molto piacere – ci ha detto -, il Museo del rock è un posto magico, unico. Neanche a Los Angeles esistono luoghi simili». 

Il nome di Scarlet Rivera è legato in maniera indissolubile alla celeberrima “Hurricane” del Menestrello, suo è il violino che caratterizza la canzone che, è superfluo dirlo, non sarebbe stata la stessa senza di lei. 

La rossa statunitense – le sue origini sono per metà irlandesi e per metà siciliane – è arrivata al Museo del rock per presentare il suo nuovo album “Dylan dreams” e il primo disco in cui canta, “All of me”, pur non eseguendo nessuno dei brani contenuti nei due lavori. Ad accompagnarla in questo tour italiano e quindi anche al Museo del rock due straordinari musicisti, il chitarrista messicano Thom Chacon e il polistrumentista italiano Paolo Ercole che ha suonato dobro squareneck, pedal steel guitar e mandolino. 

In scaletta brani di Chacon, definito “cantautore di frontiera”,  che ha aperto il concerto dapprima da solo, poi con Ercole, quindi con Rivera, presentando brani  da “Blood in the Usa” a “Union town”, passando per “Kenneth Avenue”, “Church of the giant outdoors”, “Innocent man”, “Angel eyes”, “Something the heart can only know” e “Borderland”. 

Quindi è stato il turno dei brani della parte dedicata a Bob Dylan, con cui la Rivera condivise il palco nel suo tour più famoso, il Rolling thunder revue: il terzetto ha proposto “Not dark yet”, “Man in the long black coat”, “The times they are a-changin’”, “Señor” e “Blowin’ in the wind”, con il pubblico in visibilio a cantare insieme a lei il ritornello. 

Per i saluti finali, è stato poi il turno di “I shall be released” che The Band incise insieme allo stesso Dylan. 

In chiusura pioggia di applausi, manco a dirlo, foto di rito e l’idea che un nuovo ritorno di Scarlet Rivera a Catanzaro non sia poi così remoto.