E’ stata un vera e propria festa il debutto della “Carmen” di Enrico Stinchelli sul palcoscenico del Teatro Politeama Mario Foglietti. Sabato sera un parterre da tutto esaurito ha accolto con entusiasmo l’opera lirica allestita dal massimo catanzarese che ha segnato un ritorno alla “normalità” dopo gli ultimi anni. 

La serata è stata aperta dai saluti istituzionali del sindaco Sergio Abramo – alla sua ultima uscita in qualità di presidente della Fondazione -, del direttore generale Aldo Costa, del sovrintendente Gianvito Casadonte e del maestro Giovanna Massara, che ha formato e diretto il Coro di Voci bianche del Teatro Politeama, al suo debutto proprio con la “Carmen” per il coro dei monelli. 

La partecipazione dei “locali” è stata infatti particolarmente sentita: in un’opera con molte scene corali, dai popolani alle sigaraie – sul palco c’era il Coro lirico siciliano diretto dal maestro Francesco Costa -, il coinvolgimento del territorio è passato anche attraverso gli allievi di scuole di danza del posto e del Liceo coreutico Campanella di Lamezia Terme, per le coreografie di Gorane Ugarte, oltre che per le maestranze e per i componenti dell’Orchestra Filarmonica della Calabria diretta dal maestro FILIPPO ARLIA, punto di riferimento della stagione sinfonica del Politeama. Per quanto riguarda i cantanti, ci sono stati anche due calabresi: il tenore Rosario Andrea Cristaldi nel ruolo del contrabbandiere Remendado e il mezzosoprano Maria Felicia Toscano – molto brava - in quello di Mercédès. 

Buona la prova dell’orchestra – non finiremo mai di chiederci come facciano a suonare stipati in una buca così piccola -, così come quella delle voci protagoniste: oltre ai già citati, va menzionata su tutti lei, la “Carmencita”, il mezzosoprano russo Karina Demurova – di sicuro tra tutto il cast, la più calata nella parte da un punto di vista attoriale -,  poi il più impostato Don Josè, il tenore Eduardo Sandoval, e i baritoni Alessio Verna/Escamillo, Federico Parisi/Dancairo, Ken Watanabe/Moralès, il basso Gaetano Triscari/Zuniga, i soprani Laura Ali/Micaela e Leonora Ilieva/Frasquita. 

Le scene sono state di Alfredo Troisi, integrate con video e disegno luci di Angelo Sgalambro.