Catanzaro ha due anime, l'una imprenscindibile dall'altra, e la loro diversità va approfondita e assaporata, in quanto costituisce il valore su cui si fonda la sua identità. Con l'evocativo titolo "Anima marina: Catanzaro e il suo mare" il Touring Club Italia rappresentato dall'avvocato e scrittore Felice Foresta, console della sezione di Catanzaro, promuove un'iniziativa che porterà al Marca - Museo delle Arti di Catanzaro una selezione di circa quaranta scatti dell'avvocato e fotoamatore Gianluca Bellacoscia che raccontano Marina di Catanzaro colta in attimi di vita quotidiana, con il suo mare a fare da cornice. Immagini che sprigionano vitalità ed energia e invitano alla riflessione sull'anima della città. Il percorso fotografico comprende alcuni scatti del precedente progetto di Gianluca Bellacoscia dal titolo "Gentes" e nuovi scatti in cui i protagonisti sono le persone e i paesaggi di Marina di Catanzaro, con un grande spazio riservato al mare e al mondo della pesca. 

L'appuntamento è fissato per il prossimo 6 maggio, alle ore 18.00, nel chiostro del Museo per dare il via ad un dibattito che prenderà spunto dalle immagini per tuffarsi nella storia di Marina di Catanzaro, affrontando il tema della distanza tra la città e il suo mare, che affonda nel difficile rapporto con le aree marinare comune a molti centri della Calabria. Coordinati da Felice Foresta, interverranno Sarah Procopio, storica e ricercatrice universitaria, Rocco Demarco, pescatore e comandante di peschereccio, con la partecipazione dell'attore Salvatore Venuto che chiuderà con la lettura di alcuni brani tratti da famose opere letterarie.

Così di Anima Marina scrive sul suo profilo Felice Foresta: “Uomo libero, sempre tu amerai il mare! Il mare è il tuo specchio; tu miri, nello svolgersi infinito delle sue onde, la tua anima.” Non so se Catanzaro abbia mai prestato fede alla voce sontuosa di Baudelaire, e se si sia, qualche volta, veramente fermata ad ammirare la sua anima. Eppure Catanzaro ha un’anima marina. Forse, non lo sa. O, forse, ne ha scoperto ancora solo un pezzo. Eppure, il suo mare è adagiato proprio davanti a lei. Eppure, il suo mare ha un nome importante, una storia luminosa. Il mare Jonio è il mare del Mito, il mare di Ulisse, il mare Nostro. Il TCI di Catanzaro vuole provare a scavare un po’ di più. Entrare nella risacca di quest’anima marina, percepirne l’aroma, ascoltarne il rumore. E vuole farlo con il rigore dello storico e la vita di chi vive il mare dal suo di dentro. Con le parole vellutate di chi del mare ha fatto letteratura. E, soprattutto, con lo sciabordio della luce che cattura frammenti di memoria per farne dovere del domani.