Partirà da piazza Garibaldi, davanti alla Chiesa del San Giovanni, dietro cui si nasconde la Torre del Castello Normanno, il corteo in abiti storici che anticiperà la rappresentazione in programma per sabato 2 aprile alle ore 18.30 curata dall' Associazione Storica Mirabilia. Catanzaro che proverà a rispondere ad una domanda che serpeggia da secoli: "Chi ha ucciso Catanzaro?". Questo il titolo del viaggio indietro nel tempo che condurrà gli spettatori nelle sale del Teatro Comunale trasformato nell'aula dove avrà luogo il processo alla storia di Catanzaro, in cui verranno ricostruiti fatti e vicende dalla viva voce dei protagonisti di quegli anni, eventi che cambiarono il corso della storia e che influenzano ancora oggi la nostra identità. 

Come racconta Giovanni Matarese, presidente di Mirabilia, l'associazione che unisce un gruppo di appassionati cultori di storia locale, nata nel 1995 per richiamare l'attenzione sull'identità storica di Catanzaro, tutto ha inizio nel 1439 quando l'ultimo signore di Catanzaro, il feudatario Antonio Centelles da Ventimiglia, viene incaricato da Ferdinando I D'Aragona, re di Napoli, di combinare il matrimonio della contessa di Catanzaro Enrichetta, unica erede della potente famiglia dei Ruffo, con Innico D'Avalos. L'intraprendenza del giovane focoso Centelles che finì per sposare Enrichetta in nome e per conto dell'uomo individuato dal re cambiò il corso degli eventi, sconvolgendo definitivamente la storia che sarà rappresentata sul palco del Comunale. Interrogati da due avvocati, i protagonisti racconteranno le vicende di quegli anni finora conosciute soltanto attraverso la storiografia ufficiale, da un punto di vista nuovo, inedito, frutto dello studio e delle ricostruzioni del laboratorio culturale di Mirabilia. Dopo l'arringa finale in cui si dimostrerà quanto la storia oggetto del processo riguardi sia la città di ieri che quella di oggi, il pubblico sarà chiamato ad emettere la sua sentenza, alla luce di nuovi e importanti retroscena sui fatti e i misfatti del XV secolo. 

L'incursione di uno spaccato sulla nobile arte della seta offrirà ulteriori spunti sulla storia del successo dei commercianti setaioli catanzaresi nelle corti reali d'europa e nelle signorie di tutta Italia, con la proiezione di immagini che riguardano un altro importante progetto a cui stanno lavorando i soci di Mirabilia. Dalla ricostruzione dell'antico telaio di Giovanni il Calabrese, conservato a Parigi nel Museo di Arte e Mestieri, alla riproduzione su larga scala di un'antica filanda quattrocentesca, il tutto dentro le scene del docufilm "E il paradiso bruciò come se fosse inferno", che sarà pronto entro la fine dell'anno. Ideato, scritto, prodotto e diretto da Mirabilia, il docufilm racchiude 35 anni di ricerche e studi, oltre 1000 ore di riprese, circa 100 persone coinvolte, 50 personaggi storici rievocati in costumi, armi e pesanti armature, in cui vengono ricostruiti ambienti e strutture non più esistenti come Borgo Paradiso, la filanda quattrocentesca con telai e lavoranti, le botteghe, i campi di battaglia. La rievocazione storica come patrimonio tangibile e permanente di Catanzaro, racchiusa in un prodotto cinematografico, di cui il processo a Catanzaro rappresenta soltanto un primo episodio. Mirabilia invita a prendere parte a questo primo atto e augura a tutti una buona visione! 

Per prenotare il biglietto per "Chi ha ucciso Catanzaro?" sabato 2 aprile ore 18.30:

Tel. 0961 741241

www.ilcomunalecz.it/eventi/

Per acquistare il biglietto online: 

https://mirabiliacatanzaro.it