Un progetto fortemente voluto da 4Culture.Srls per raccontare la vita, la persona e l'artista, racchiudendo la vasta produzione scultorea di una donna fuori dall'ordinario, dal carattere forte e dalla grande autonomia, fin da piccola immersa totalmente nel mondo dell'arte, la cui vita è costellata da incontri che hanno influenzato il suo percorso artistico plasmandone irrimediabilmente la sensibilità, quella propria dell'Artista. 

Nata a Patti e catanzarese di adozione, figlia di Michele Mancuso, noto poeta e romanziere siciliano, Maria Mancuso varca lo stretto con la madre negli anni Cinquanta, porta avanti gli studi in città e si laurea in Economia. Ancora adolescente conosce il maestro Giuseppe Rito e la sua opera, rimanendone colpita e affascinata. Amica di Andre Cefaly jr, ha frequentato assiduamente il suo studio diventando il soggetto di numerosi ritratti, alcuni dei quali Maria conserva nella sua collezione privata. Insieme ad Italietta Carbone e Tony Ferro, indimenticato direttore dell'Accademia di Belle Arti, si rende protagonista degli eventi battezzati Mercoledì culturali e rimane sempre vicina alla vitalità culturale e artistica cittadina per tutto il resto della sua vita. Nel corso della sua carriera colleziona premi e partecipazioni ad eventi artistici di rilievo nazionale e internazionale, la sua figura artistica viene apprezzata e recensita in maniera brillante dal critico d'arte Vittorio Sgarbi. 

"Forme indefinite nella materia" è il titolo della mostra antologica della scultrice Maria Mancuso che inaugurerà sabato prossimo, 18 dicembre, alle ore 18.00, nelle sale del Complesso monumentale del San Giovanni, con il patrocinio del Comune di Catanzaro. Un percorso espositivo che segue una linea temporale, partendo dalle origini rimane sul filo dell'evoluzione, della sua vita, della sua formazione, della sua vasta produzione. E' la stessa artista a raccontarsi in prima persona, così come nelle intenzioni di 4Culture e dei suoi curatori Simona Cristofaro, Anthony Vatrano e Alessandro Russo, così da far calare il visitatore nell'intimità del personaggio, come spiega Simona Cristofaro, e far emergere il ritratto di una donna che ha interamente dedicato la sua vita all'arte. Innamorata delle infinte possibilità di modellatura della materia prescelta, la terracotta e la vetroresina, Maria Mancuso restituisce una forma, le sue 'forme indefinite', colte nell'attimo che segue il movimento, figure arrotolate su se stesse, altre filiformi, imponenti e solitarie, altre ancora a richiamare quei legami indissolubili, a volte spezzati, come nelle commoventi scene delle maternità. Le sculture dialogheranno con alcune opere del maestro Giuseppe Rito e con i ritratti firmati da Andrea Cefaly, insieme all'omaggio a Saverio Rotundo, 'U Ciaciu, in una sala dedicata. Nel percorso espositivo, insieme alle Nature morte, il visitatore seguirà la linea temporale fino all'ultima produzione dell'artista, sculture che riportano all'attualità realizzate con tessuti bagnati di vetroresina, che come stracci avviluppati evocano il dramma dell'emigrazione e delle tragedie del mare. 

Periodo di apertura al pubblico: dal 19 dicembre 2021 al 31 gennaio 2022

Orari di apertura : dalle ore 17.00- ore 20.30  

Giorni di chiusura: tutti i lunedì, 25 dicembre 2021, 01 gennaio 2022.

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