Era il 2018 quando nacque Dotto. <<Ero in casa con mia figlia, allora aveva tre anni, quando vidi in cucina su uno scaffale due lattine destinate alla raccolta differenziata. Erano disposte una sopra l'altra e fu in quel momento che ebbi la visione del mio primo burattino. Presi la cassetta degli attrezzi e dissi a mia figlia "vieni che facciamo un gioco". Iniziai ad assemblarle insieme ad altri oggetti recuperati tra le cose da buttare e ne venne fuori il primo burattino umanoide che decidemmo di chiamare Dotto. Da quel momento non ho più smesso di ricercare oggetti particolari, scatole di latta, vecchie viti, bulloni, dadi, rondelle, chiedendo ad amici e parenti, in particolare a mio padre, e da ogni oggetto destinato allo scarto che recuperavo, un nuovo burattino prendeva forma e iniziava la sua nuova vita>>. Così Giampiero De Santis ha pian piano allargato la sua famiglia, quella dei ¡Burattinipazzi, Mad Puppets, una produzione che è andata ben oltre le sue aspettative. Sono, infatti, più di ottanta i burattini nati in questi tre anni e saranno presentati al pubblico nella mostra "L'essenziale del superfluo. I miei burattini pazzi", patrocinata dall'assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro, che inaugurerà sabato 20 novembre alle ore 17.00 e rimarrà aperta al pubblico fino al 4 dicembre (tutti i giorni, dalle ore 18.00 alle ore 20.00, e su appuntamento e visita guidata, dalle ore 10.30 alle ore 12.30) nelle sale dell'Ex Stac in Piazza Matteotti. 

L'essenziale del superfluo, ovvero il lato creativo del riciclo. In apparenza due parole antitetiche, un ossimoro appunto, ma dietro alle quali si legge l'intenzione di restituire agli oggetti che hanno cessato il loro ciclo di vita, una nuova destinazione d'uso, in questo caso una nuova esistenza. <<Un po' come faceva Geppetto, ho iniziato a creare questi burattini per provare la magia della manualità, realizzando anche degli esemplari in legno come omaggio alla figura di Pinocchio e agli insegnamenti contenuti nel grande capolavoro di Collodi. Sono nati altri burattini con legni recuperati nel bosco vicino casa, a Pentone, insieme a mio padre". Il primo, Mattocchio, come omaggio a Pinocchio, e poi il pupazzo di neve Olaf, i due soldatini Schiaccianoci, e infine un esemplare realizzato su un unico pezzo di legno, tutti lavorati senza attrezzature specializzate, solo mani, taglierino e smalti per la verniciatura. 

Giampiero battezza ogni burattino con un nome di fantasia o che richiama la storia degli oggetti che lo compongono, come con la scatola degli Amarelli per il suo Sig. Giorgio, con il contenitore di caffè Guglielmo per il suo Re Guglielmo il Buono, e Monsieur Bagnol, il burattino macchina ispirato alla vecchia gara automobilistica Ponte Corace - Tiriolo. C'è anche un omaggio a Saverio Rotundo, 'U Ciaciu, un burattino creato con un vasetto di vetro che contiene diversi oggetti di scarto, tanto cari al maestro dell'Arte di Tutti i Tempi dell'Abbandono. 

"L'essenziale del superfluo" è la seconda esposizione realizzata da Giampiero De Santis, dopo la mostra dal titolo "La pazzia è genialità", che si è svolta nell'agosto scorso a Marcellinara, in cui Giampiero ha presentato la sua produzione diventando protagonista anche di laboratori creativi con gli alunni delle scuole, nell'ambito delle attività di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e sulla cultura del riciclo. La famiglia dei burattini pazzi di recente ha partecipato ad un contest online nazionale aggiudicandosi il terzo posto.

Per conoscere tutti i burattini pazzi di Giampiero De Santis www.giampierodesantis.it 

GIAMPIERO DE SANTIS | L'ESSENZIALE DEL SUPERFLUO

Dal 20 novembre al 4 dicembre 2021

Palazzo Ex Stac

Orario visite:

tutti i giorni dalle ore 18.00 alle ore 20.00

su appuntamento e visita guidata dalle ore 10.30 alle ore 12.30