Una delle certezze che ci lascerà l'emergenza sanitaria è la consapevolezza che ogni attività deve curare le relazioni con costante attenzione, in quanto elemento tra i più preziosi del proprio patrimonio.
Alcune attività, meglio di altre, hanno saputo mantenere il legame con i propri stakeholder (dipendenti, collaboratori, clienti, fornitori ...) anche in una situazione così difficile.
E saranno le prime a ripartire!
Svariati sono i modi per curare e mantenere una relazione, tenendo vitale il rapporto e alta la motivazione interna e intorno al proprio operato. In questa situazione di sofferenza diffusa, molteplici sono i casi concreti, ognuno con la propria specificità, ma alcune regole valgono per ogni settore professionale: la relazione deve essere caratterizzata da una COMUNICAZIONE COSTANTE, CHIARA, TRASPARENTE E POSITIVA.
Ogni segnale positivo è contagioso e ispira l'agire, individuale e collettivo. Esattamente come avviene per i segnali negativi, che deprimono e depotenziano.
Non c'è spazio per le pur giustificate lamentele e bisogna sempre valutarne l'impatto, soprattutto sulla clientela.
Comunicare significa interagire, ma chi è interessato a beni e/o servizi quasi mai ha tempo e voglia di condividere i disagi degli operatori.
Bisogna sempre ricordare che, per quanto possa apparire cinico, il cliente, prima di approfondire una relazione, vuole innanzitutto conoscere tre cose: quando sei aperto, cosa offri e a che prezzo.
Comunicazione, accoglienza, relazione, ascolto attivo ... sono parte integrante dell'offerta di ogni operatore e ancor di più delle attività del settore Food, la cui vera mission è fornire ai clienti un servizio di ristoro e relax, anche psicologico.
Prepariamoci quindi ad ascoltare i disagi subiti dalla clientela in questa inedita e prolungata emergenza, celando i propri.
I locali sono principalmente luogo di relazione e benessere.
È questo che ognuno di noi implicitamente ricerca quando ordina un caffè al bar, altrimenti con € 1,00 ne facciamo un litro a casa.
Ed è il motivo per cui si è avvertita con forza la mancanza di attività solo in apparenza non essenziali!