Si chiama "Grande Madre delle Stelle" e già nel suo titolo racchiude la volontà di essere "generatrice di nuove cose", così come ci svela Roberto Alfano, autore del progetto a cura di Altrove prodotto e promosso da 4Culture.Srls con il patrocinio del Comune di Catanzaro, che sarà fruibile nelle sale espositive del Complesso Monumentale del San Giovanni dal 10 ottobre al 5 novembre 2020.

Una produzione esclusiva per la Città che nasce nel cuore del suo centro storico e culturale, che diventa il punto di partenza di un percorso che Alfano intende sviluppare nel tempo, proponendo una mostra interamente site-specific, frutto della sua residenza artistica. Così, come negli intenti dei suoi promotori, Catanzaro torna ad essere luogo dove l'arte contemporanea dal respiro internazionale si genera e si esporta, anziché giungere preconfezionata da altri contesti.


"Grande madre delle stelle" porterà i visitatori ad immergersi nelle atmosfere sospese di opere "volanti" e installazioni interattive, produzioni originali ispirate agli astri e alla terra, all’iperrealismo e al virtuale, prevedendo un laboratorio d’arte contemporanea generativa, aperto a tutti, senza limiti di età, genere, competenze specifiche o abilità. Tra i protagonisti della creazione di alcune opere dell'allestimento, i ragazzi con disabilità psico-fisiche, grazie al coinvolgimento delle associazioni territoriali del terzo settore che sostengono le persone e le famiglie che vivono questo disagio sociale.

Roberto Alfano è artista ed educatore, esperto nella conduzione di laboratori artistico-esperienziali in situazioni di disagio psico-fisico, e dall'incontro con queste realtà ha ripensato il suo linguaggio artistico, che definisce un ibrido tra contenuti astratti e figurativi frutto della spontaneità che non presuppone una progettazione, ma che valorizza l'errore come elemento che arricchisce la costruzione dell'opera. La sua ricerca si concentra, quindi, sull'indefinitezza e non presuppone regole e canoni da seguire, come quelli proposti dai grandi maestri dell'arte contemporanea, ma si lascia ispirare dalle connessioni e interazioni con le persone, specie con i bambini.

Nel 2017, in occasione di una delle edizioni del Festival di Street Art per la valorizzazione degli spazi urbani organizzato da Altrove, Roberto Alfano aveva avviato la sperimentazione e teorizzazione del primo laboratorio di arte contemporanea generativa, dal titolo “Supereroi”, condividendo la sua tavolozza di colori con i ragazzi affetti dalla Sindrome di Down e da disturbi dello spettro autistico, lasciando quindi una traccia di grande valore artistico e sociale sui muri della Città, mentre nel 2018 nella splendida cornice del Mabos - Museo d’Arte del Bosco della Sila, con l'iniziativa "Un muro contro" ha coinvolto i bambini in attività manuali, ludiche, di pensiero e di logica, di esplorazione e di scoperta.